“TEATROMARE SAINT BON”, MERCOLEDI’ 29 LUGLIO E’ L’ORA DI EDUARDO CON “UOMO E GALANTUOMO”
Sempre “tutto esaurito” per la rassegna teatrale diretta da Aldo Salamino, organizzata per volontà dell’Associazione Circolo Difesa Taranto
Un consenso inarrestabile, applausi che sembrano non finire mai. La terza serata di “Teatromare”, venerdì scorso, presso lo stabilimento balneare “Saint Bon” di Via Lama 262 ha confermato una volta di più il grande successo conquistato dagli spettacoli in programma.
La settimana che comincia è quella, attesissima, del “doppio spettacolo”: un momento unico nell’ambito dell’edizione 2015, con un appuntamento teatrale il mercoledì e la grande musica alla ribalta di venerdì.
MERCOLEDI’ 29 LUGLIO con ingresso alle 20.30 (inizio spettacolo alle ore 21.00) sarà la Compagnia Instabile “Napolinscena” a colorare di magia il palcoscenico con “Uomo e galantuomo”, commedia in tre atti nata dalla penna immortale di Eduardo De Filippo, con la regia di Ascanio Cimmino.
La Compagnia “Napolinscena” rappresenta, da diversi anni, un’assoluta garanzia nella rappresentazione fedele e accurata del teatro eduardiano. Cimmino, regista e attore, guida con mano sicura e indubitabile pathos un gruppo di interpreti di talento e… vocazione.
Protagonisti in scena, oltre a Cimmino, saranno Margherita Buono, Simona Lezzi, Roberto Grande, Bettina Calcagno, Francesco D’Andria, Martino Granaldi, Antonio La Gioia, Achille Zizzi, Sergio Tersigni, Mimmo Macrì, Michela Cera, Cristina Pischetola, Paola Langella, Ciro Fornari e Andreina Figareo Ruiz.
Eduardo mette a punto una trama a più fili, i cui personaggi principali sono Gennaro, nei panni di capocomico di una compagnia di guitti autodefinitasi “L’Eclettica” e Alberto (gestore dell’albergo che li ospita) che rimane invischiato suo malgrado in complicati intrighi amorosi.
Lo sgangherato gruppo di attori scivola nel fiasco dell’ultima rappresentazione allestita: Gennaro vuole rifarsi proponendo al pubblico un dramma, Malanova, di Libero Bovio.
La messa in scena di questo dramma si rivela un ennesimo disastro, che viene interrotto dall’arrivo di Salvatore, fratello di Viola, primadonna della compagnia, rimasta incinta proprio di Gennaro. Nella trama si interseca una misteriosa amante, Bice: alla fine fa ingresso in scena un uomo che chiede a gran voce un matrimonio riparatore, episodio che fa innescare una girandola di equivoci.
Saputo, infatti, che la sua innamorata Bice è incinta, Alberto va a chiederne la mano, ma scopre che è già sposata con un conte e, per uscire dall’imbarazzante situazione, si finge pazzo. Quando però racconta la verità al Delegato di Polizia che vuole farlo internare, non viene creduto; né lo aiuta la testimonianza del capocomico Gennaro, che appoggia la tesi della follia. A risolvere la vicenda sarà la scoperta di un’avventura galante del conte, il quale, messo alle strette, comincia a sua volta a “fare il matto”.
Nella commedia vengono poste in evidenza le contraddizioni tra l’apparire e l’essere della borghesia, contro il dramma proletario di chi ogni giorno affronta la sopravvivenza. Tema quanto mai attuale ancora ai giorni nostri.
Invariati (e apprezzatissimi) i punti di forza che rendono inimitabile “Teatromare”: i biglietti per ogni singolo spettacolo costano soltanto 4 euro con l’ulteriore beneficio, a partire da quest’anno, della sicurezza del “posto numerato”.
Gli spettatori, inoltre, avranno a disposizione un ampio parcheggio gratuito, lo splendido spettacolo della terrazza sul mare e la comodità di un fornito punto di ristoro che permetterà di gustare golosi snack prima, nell’intervallo e dopo lo svolgimento degli spettacoli.
I biglietti possono essere prenotati e ulteriori informazioni possono essere ottenute telefonando al numero 392.309.6037: i tagliandi sono, inoltre, disponibili tutti i giorni presso lido “Saint Bon”.
Stavolta non ci sarà tempo per annoiarsi: venerdì 31 luglio si torna in scena con “Canto al Massimo da 44 anni”, tributo a Massimo Ranieri della Compagnia “Garbo teatrale”.
Responsabile comunicazione e stampa “TEATROMARE”
LEO SPALLUTO
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