Allerta alimentare. Salmonella nelle uova
Lo segnala l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco
Le autorità tedesche sottolineano nientemeno un “rischio emergente per la salute pubblica” e ritirano in via preventiva dal mercato 300 milioni di uova contaminate da salmonella sul guscio. Il comunicato diffuso oggi dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco è molto chiaro e non lascia spazio a dubbi.
In questo prodotto prima del consumo, il 21.07.2015 sono state trovate tracce di Salmonella sul guscio. Tutti i lotti in commercio possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore GmbH & Co KG, Baviera-EI, Germania 94330 ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali. Questo prodotto era in vendita presso alcune filiali in Germania ed altre non note.
Le uova sono confezionate in imballaggio avente n° DE 092134, mentre le uova sono contrassegnato con il n° 3-DE-0920431, con il termine minimo di conservazione del 18/08/23.08.2015. La presenza nei capannoni di roditori e uccelli, l’uso di acqua contaminata per lavare le uova e la scarsa igiene sono ritenute le principali cause dell’incidente.
La società coinvolta nella vicenda (la GmbH & Co KG) si trova in Baviera e rappresenta realtà molto importanti, con milioni di galline in attività e una rete distributiva presente in Europa. Le autorità tedesche hanno comunicato di non conoscere il numero dei consumatori colpiti da disturbi gastrointestinali, in seguito all’ingestione delle uova.
Per cercare di arginare il malcontento l’autorità tedesca, ha annunciato in questi giorni l’avvio di controlli a tappeto presso tutte gli allevamenti. La modalità più frequente di contaminazione delle uova si registra dopo la deposizione, ed è provocata da batteri che si insidiano tra i pori del guscio.
L’altro sistema di contaminazione è meno frequente e si riscontra quando alcuni microrganismi patogeni, come le salmonelle, si localizzano nell’ovaio o nell’ovidutto delle galline e contaminano l’uovo in via di formazione. In questi casi l’animale non presenta sintomi di malattia, la produzione continua regolarmente e solo alcune uova risultano contaminate all’interno.
Per limitare la crescita di patogeni come Salmonella typhimurium e Salmonella enteritidis le uova vengono tenute a temperature uguali o inferiori a +7 °C anche se questo accorgimento non riduce la contaminazione all’interno delle uova.
Gli effetti positivi della refrigerazione sono considerati validi soprattutto quando l’uovo viene tenuto in celle frigorifero dopo la deposizione fino al momento del confezionamento. Le regole per il consumatore sono chiare, occorre acquistare uova pulite, conservarle in un luogo asciutto e tenerle ad una temperatura costante leggendo le indicazioni sull’etichetta.
Il termine minimo di conservazione, previsto dal legislatore dopo 21 giorni dalla deposizione, non è stato stabilito in modo casuale. I ricercatori ritengono che se dopo l’acquisto le uova vengono tenute in frigorifero le eventuali salmonelle presenti sul guscio non possono moltiplicarsi fino a livelli tali da diventare pericolose.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori a prestare la massima attenzione astenendosi dall’acquisto delle uova provenienti da il lotto interessato dalla contaminazione. L’altra cosa da ribadire è che le uova non coinvolte si possono mangiare con serenità.