AquaticRunner. Solo due pugliesi ammessi alla prova, Paolo Zongolo della MSL di Lecce e Fabio Leoni della Meridiana Triathlon Taranto
E’ una disciplina molto diffusa in Nord Europa tra quelle estreme di endurance
Si nuota quando si incontra l’acqua, si corre quando si incontra la terra ferma, il tutto senza mai cambiare equipaggiamento (si nuota con le scarpe). In Italia è arrivata lo scorso anno come test ed è stata premiata come miglior evento sportivo novità 2014. La difficoltà e complessità della gara ha costretto gli organizzatori, per il 2015, a porre un limite ai partecipanti: 180.
Per quella che è diventata una gara internazionale e Campionato Italiano CSEN di specialità, sono stati selezionati, tra le oltre 700 domande, solo 120 atleti per titoli sportivi ottenuti in competizioni di endurance, 40 sono provenuti dalle 4 tappe di qualifica e 20 dalle nazioni straniere. La gara è partita da Grado (GO) e attraversando 5 isole da raggiungere a nuoto è terminata a Lignano Sabbiadoro (UD).
Solo due pugliesi ammessi alla prova, Paolo Zongolo della MSL di Lecce e Fabio Leoni della Meridiana Triathlon Taranto, il più esperto triathleta Tarantino nonché tecnico societario.
I totali 21 km di corsa e 4km di nuoto, in un susseguirsi di ben 15 frazioni tra nuoto e corsa, tra mare grosso, acque torbide, correnti, terreni sabbiosi o fangosi, meduse, nuvole di alghe galleggianti e 2 frangiflutti rocciosi da scavalcare, non hanno frenato il portacolori della Società tarantina, più volte Campione Regionale di Categoria nel Triathlon e 2 volte Campione NATO, dal terminare la gara con l’ottimo tempo di 3h7m che gli sono valsi il 21° posto assoluto, 15° tra gli italiani, in una competizione riservata, come detto, solo ai big.
Alla fine la sua impressione è stata che essendo così vicina ad un’avventura, piuttosto che a una normale competizione, la fatica è stata superata dall’entusiasmo del contatto così intenso con la natura.