SAVA. Chiude l’Istituto delle suore di Maria Ausiliatrice
Genitori in rivolta: “Nessuno ci aveva avvisati!”
4 agosto 2015. Lo storico Istituto “Giovanna Cinieri”, scuola paritaria dell’Infanzia e Primaria, chiude lasciando un centinaio di famiglie savesi nel caos totale perché non sanno in quale istituto i propri figli completeranno il percorso scolastico. È al limite del paradossale la vicenda che si è verificata in questi giorni.
Dopo decenni di attività, infatti, suor Rosa, Direttrice dell’Istituto di Vico I Roma, ha comunicato a genitori e maestre che a giugno 2016 cesserà definitivamente l’Opera delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Sava. La scuola paritaria è da sempre gestita dalle suore che negli ultimi anni si sono trovate a fare i conti con la crisi economica e il calo delle nascite.
Dal 2014 si è verificata una diminuzione delle iscrizioni che ha spinto ad adottare la drastica decisione, scatenando l’ira dei genitori. Un papà sul piede di guerra: «Inaspettatamente e senza preavviso, mercoledì 29 luglio, ci hanno convocati per comunicarci che la scuola chiuderà assicurando, nel frattempo, il funzionamento per il prossimo anno scolastico alle classi terminali.
Mia figlia deve frequentare la quarta classe e l’anno prossimo, dopo aver fatto tanti sacrifici per assicurale una formazione pedagogica secondo il sistema salesiano, dovrò spostarla in un’altra scuola, con nuovi compagni e i disagi che potete facilmente immaginare.
A marzo ho versato 100 euro di preiscrizione – racconta – e nessuno mi ha neanche accennato del proposito di chiudere i battenti. Adesso sono sconcertato e disorientato e non comprendo il perché di questa decisione.
Le risposte a tutte le mie domande sono state molto vaghe e senza alcun dato oggettivo che comprovi le difficoltà economiche alla base di questa decisione. Ho l’impressione che da “lontano” qualcuno abbia deciso la sorte dell’Istituto».
Nel plesso scolastico gestito dalle religiose, oltre alla scuola dell’infanzia ed elementare, vengono organizzate varie attività tutte molto frequentate, con centinaia di alunni iscritti: mensa scolastica, doposcuola, estate ragazzi, happy school, Trinity College London, oratorio, corsi di musica, teatro, polisportiva giovanile.
«Avremmo voluto saperlo prima”, aggiunge uno dei rappresentanti al Consiglio d’Istituto. «Vogliamo capire cosa sia effettivamente successo e trovare insieme ogni possibile soluzione per scongiurare questo proposito».
Sul caso, però, è al lavoro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Dario IAIA.
«Questa decisione è stata determinata da una politica di ristrutturazione dell’Opera a livello nazionale”, spiega il Sindaco.
“Infatti, quella di Sava non sarebbe l’unica Casa a dover chiudere. Ebbene, se ciò dovesse davvero avvenire, il nostro paese verrebbe privato di un punto di riferimento importante ed imprescindibile per tutta la nostra Comunità e per i nostri giovani.
Per questa ragione, l’amministrazione comunale è impegnata, in questi giorni, per scongiurare questa iattura, mettendo in campo tutte le proprie energie migliori.
Ma è anche necessario che tutto il nostro Paese, le altre istituzioni, le associazioni, i comuni cittadini si uniscano sotto un’unica bandiera per combattere questa battaglia di civiltà perché non possiamo accettare supinamente questa decisione presa da altri, senza alcun coinvolgimento del territorio.
Dimostriamo che sappiamo essere uniti!»
Intanto dalla scuola non arrivano commenti.
In bilico c’è anche il destino di 8 maestre e del personale impiegato per la mensa e le pulizie.
Francesco De Vincentis