Carne contaminata: rischio antrace
Allerta in Europa per un focolaio infettivo dopo un caso umano mortale di “Bacillus anthracis”
L’uomo di 53 anni, la cui identità non è stata resa nota, è morto in Bulgaria, in un villaggio nel comune di Vetrino. Il 7 luglio, l’uomo e due suoi amici, hanno abbattuto una mucca infetta, a fini commerciali, senza informare la direzione regionale per la sicurezza alimentare.
Dopo i primi sintomi, il 14 luglio l’uomo si è rivolto alle strutture mediche, il 16 luglio è risultato positivo all’antrace morendo il giorno dopo. Il suo decesso è stato annunciato da un alto funzionario del governo bulgaro che ha riferito che sono state identificati 30 soggetti che sono stati esposti alla mucca infetta, alla sua carcassa o alla carne.
A tutti è stata prescritta la profilassi antibiotica e sono ancora sotto osservazione medica. Inoltre quattro su otto campioni ambientali prelevati dai luoghi di lavoro tra superfici di contatto con gli alimenti e attrezzature dell’impianto di lavorazione, sono risultati positivi all’antrace.
In ogni caso, secondo le autorità sanitarie, un caso umano di Bacillus anthracis infezione in un individuo a contatto con una mucca infetta, in un’area di leucosi antrace, non è un evento imprevisto. La zona interessata è conosciuta come enzootica per l’antrace, cioè dove le infezioni enzootiche sono quelle endemiche della colonia, dove un gruppo costante di animali suscettibili mantengono l’infezione.
Le autorità bulgare hanno attuato misure di controllo riducendo al minimo il rischio di ulteriore diffusione dell’infezione, anche se a quanto è emerso oggi, parti della carne sono state smerciate. Anche se l’esposizione all’animale infetto o alle sue carni si è verificato solo a livello locale, ad oggi non è stata segnalata una commercializzazione internazionale di carne possibilmente contaminata.
Di conseguenza, secondo le autorità sanitarie, questo evento rappresenta un rischio trascurabile per gli altri paesi dell’UE/SEE. Nel frattempo, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati confermati due casi in Armenia.
I pazienti vivono nella regione di Ninocminda in Georgia dove hanno acquistato un pò di carne e poi notato ferite sulle loro mani. I pazienti si sono immediatamente recati al centro medico di Armavir dove sono stati subito ricoverati in isolamento dopo essere stata diagnosticata l’infezione da antrace.