SAVA. Legge Delrio. Il sindaco pro tempore IAIA non ha trovato una donna disponibile a fare l’assessore! Incredibile!
Succede a Sava questo. Solo a Sava!
Rispondendo ad una interpellanza consiliare, nell’ultima seduta istituzionale savese, del Consigliere azzurro di Forza Italia, Mario Balestra, il sindaco pro tempore savese in mancanza di una risposta immediata, ha garantito al rappresentante istituzionale di FI la risposta scritta.
Da premettere che in una delle ultime sedute del Consiglio comunale alla domanda dell’azzurro Balestra sul rispetto delle quote rosa in seno all’amministrazione IAIA, che si impone nel momento in cui vengono cambiati gli assessori designati dopo la legge Delrio, sindaco pro tempore e segretaria comunale cadevano dalla nuvole quanto l’interrogazione è stata fatta. Quindi, non conoscevano affatto (gravissimo questo) cosa dice la legge Delrio, diventata esecutiva nel 2014, attinente alle pari opportunità da rappresentare in seno ad una amministrazione.
Ma ecco la risposta che IAIA, per iscritto, fornisce al rappresentante azzurro: “Il sottoscritto ha svolto una attività istruttoria, sia tra le file della maggioranza, sia interpellando soggetti esterni al Consiglio comunale, anche al fine di individuare figure di sesso femminile che potessero ricoprire la carica di assessore, alla luce di quanto sopra rappresentato, fermo restando il rapporto fiduciario necessario per assumere questo ruolo. Tuttavia, tale attività istruttoria non ha sortito alcun effetto positivo”.
Addirittura! Con tutto il materiale umano, femminile, a disposizione nella sua fantomatica coalizione, defunto “Patto per Sava”, IAIA non ha trovato una figura femminile da collocare all’interno della sua amministrazione! Strano, ma vero!
E allora facciamo un pò di conti allo IAIA: la sua coalizione era supportata da ben 6 liste elettorali. Se ogni lista elettorale ha ben 20 candidati, questi ultimi li moltiplichiamo per sei, il numero delle liste, ed esce un totale di 120 candidati. Di questi 120 candidati, più o meno, un terzo sono donne. Quindi abbiamo un potenziale femminile espresso nella coalizione vincitrice delle elezioni comunali del 2012 di circa 40 donne. E non è un numero da poco.
Viene lecita la domanda: ma IAIA ha chiesto a queste candidate la possibilità, o la disponibilità, a ricoprire un ruolo assessorile?
E’ possibile che, come dice lui, su quaranta donne nessuna di queste ha detto si? Inverosimile. Da non crederci.
Anzi, liberissimi di non credere.
E quando IAIA dice “sia interpellando soggetti esterni al Consiglio comunale” mette in risalto che neanche dalla società così detta civile nessuna ha detto di sì!
Incredibile ancora tutto questo. A raccontarlo nessuno ci crede. Qualcuno può pensare ad una bufala.
Ma non lo è. Sono le dichiarazioni di un primo cittadino che, secondo il nostro giornale, non ha nessuna intenzione di far traballare un amministrazione che si regge solo sui numeri e che una nuova collocazione femminile, al posto di qualche assessore di fresca nomina, metterebbe in seria crisi tutto il qualunquismo savese che dirige il nostro Palazzo comunale.
Ma non ci credono neanche i Consiglieri comunali di Forza Italia, Arturo De Cataldo e Mario Balestra che, alla missiva di IAIA, rispondono così: “Una lettura politica del rifiuto dell’offerta assessorile da parte di tutti i soggetti di sesso femminile interni ed esterni al Consiglio comunale consultati dal sindaco IAIA dovrebbe suggerire una qualche riflessione sullo stato di salute della maggioranza e del grado di fiducia goduto da questo sindaco, che si è visto un così ampio rifiuto ad entrare nella sua giunta da parte di tutte quelle donne che pur nel 2012 avevano accettato di essere candidate nelle liste del “Patto per Sava”. Segnali allarmanti che dovrebbero far intuire quanto l’appeal politico e istituzionale dell’attuale sindaco sia in caduta libera”.
Come non dargli ragione, questa volta, ai due Consiglieri azzurri?
Giovanni Caforio