SAVA. Amministrazione IAIA, ovvero come dilapidare 5000 euro del contribuente, sapendo benissimo di perdere in giudizio!

SAVA. Amministrazione IAIA, ovvero come dilapidare 5000 euro del contribuente, sapendo benissimo di perdere in giudizio!

Antenna di Via Vittorio Emanuele e ricorso al TAR oltre i termini

Su Via Vittorio Emanuele, vitale arteria del traffico urbano,  insiste un antenna di telefonia mobile che dà all’utente la possibilità di connettersi a Internet senza il collegamento alla rete telefonica fissa. La compagnia in questione è LINKEM SpA, operatore telematico, il quale ha fatto tutti i passi necessari per ottenere l’autorizzazione del nostro Comune all’installazione.  

Cioè: ha inoltre al nostro Ente comunale, e  nello specifico all’Ufficio tecnico settore urbanistico, la comunicazione del sito scelto ed è rimasta in attesa, la LINKEM SpA, del parere comunale nell’arco dei classici 90 giorni. Passati i 90 giorni nessuno ha sollevato dubbi o altro su questa collocazione di antenna elettromagnetica e quindi la compagnia telefonica si è sentita in dovere, si fa per dire poi, di installare il proprio impianto sul lastrico solare di un residente della zona.

Fin qui, sembrava andasse tutto bene. Ma una cosa non è stata calcolata dai nostri amministratori: la protesta dei residenti di Via Vittorio Emanuele contro questa antenna. Questi ultimi hanno trovato nell’ambientalista e giornalista Mimmo Carrieri l’alfiere di questa battaglia ambientale che è stata portata nelle sedi opportune con quasi mille firme raccolte (989 per l’esattezza, ndr). Investita del problema l’Arpa, su tutto, ASL, il NOE e tutti gli altri organi competenti in materia di salute si è messo in moto il tutto. Alla luce di questa protesta cittadina l’amministrazione IAIA si è trovata con il culo per terra, un classico e ripetitivo questo,  e ha fatto scendere in campo il defunto Comitato di salute pubblica savese  per fare da tramite e placare i cittadini di Via Vittorio Emanuele inferociti di così tanta strafottenza amministrativa.

Ma andiamo ai giorni nostri. Ora non sappiamo ancora cosa hanno deciso le strutture pubbliche e militari chiamati in causa su questo oggetto, e registriamo incredibilmente un ricorso al TAR contro questa installazione da parte dell’amministrazione IAIA! Assurdo, ma vero! I tempi tecnici ora sono senz’altro malandrini e se una mossa del genere, per far sì che fosse vera agli occhi dei residenti, andava fatta prima dei classici 90 giorni di tempo che il nostro Comune aveva per negare alla compagnia l’autorizzazione all’installazione dell’antenna elettromagnetica.

Un ricorso del genere costa al contribuente savese qualcosa come 5000,00 euro (4743,51 per l’esattezza!) e le prospettive di riuscita sono l’1%. E il restante 99% che la fa da padrone! C’è un rispetto del denaro pubblico, da parte di questa amministrazione, che è qualcosa di incredibile!

Incarico dato ad un avvocato forestiero, eh già a Sava gli avvocati locali devono accontentarsi di 600,00 euro di parcella. Altrimenti l’amministrazione IAIA non gli dà da lavorare! Il nostro giornale farà i passi presso la Procura Generale della Corte dei Conti di Bari, in quanto non trova giusto che, potenzialmente, un ricorso che parte già con un 99% di sconfitta il suo costo deve ricadere sulla nostra comunità.

Chi ha sbagliato paghi. Ma paghi per davvero.

Una ultima nota riguarda i due neo assessori Mirko Piccolo e Mario Mancino: anche loro hanno dato l’assenso a questo ricorso. Hanno imparato subito a fare gli “yes man” a questo sindaco pro tempore?

Da questa delibera di giunta pare proprio di si …

Giovanni Caforio

viv@voce

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