BAGNARA (marina di Lizzano). Caretta Caretta: “E venne l’alba per far luce alle 32 piccole vite”

BAGNARA (marina di Lizzano). Caretta Caretta: “E venne l’alba per far luce alle 32 piccole vite”

La prima schiusa delle neo-Caretta Caretta, nate sull’arenile della splendida spiaggia

Terrestre o marina, la nascita di una creatura diviene, sempre, un lieto evento da festeggiare che rallegra i cuori di coloro che assistono impazienti a tale avvenimento. Una ricorrenza che, numerosi, attendevano sin da quando, lungo la litoranea salentina, esattamente nei pressi di Lido Bagnara (Lizzano), si era venuti a conoscenza della presenza di alcune uova, deposte sotto l’arenile, della tartarughe marine appartenenti alla specie Caretta Caretta.

Parliamo, infatti, della prima schiusa verificatasi durante le prime ore del mattino di giovedì 27 agosto, la quale ha permesso, a centinaia di curiosi, di essere “spettatori della nascita di 32 piccole vite”. Intorno alle ore 6,10, ben 32 creaturine, dopo essere emerse in superficie, si sono incamminate verso quella splendida distesa blu, il mare, per poter vivere e dare, di conseguenza, la vita a nuove piccole creaturine.

Tra la curiosità, la stanchezza, il dormiveglia e lo stupore dei presenti, fortunatamente, qualcuno era rimasto ancora vigile su quel “recinto” dal quale, già durante la nottata, ci si attendeva di poter vedere l’evento straordinario del quale stiamo argomentando.

Nottate insonni, passate tra amici, tra le chiacchiere, gli scherzi e tra domande esistenziali e, soprattutto, chiedendosi quando si sarebbe verificato il lieto evento. Riflessioni di e sulla vita, perché quando una creatura viene alla luce, si parla, indiscutibilmente, di progresso e del futuro che non sarà più il nostro, ma di chi ci succederà.

Madre Natura ha concepito e ci ha resi partecipi del dono più grande che si possa ricevere in questo mondo: una nuova esistenza (nello specifico 32).

Il presagio della vita” era stato precedentemente segnalato dall’Oasi WWF Bosco Pantano – Policoro Herakleia sull’omonima pagina facebook, ove era stata descritta la formazione di un piccolo imbuto generatosi nella sabbia, il quale avrebbe fatto presagire l’imminenza della schiusa.

Fortunatamente, nella mattinata di ieri, tra l’ordine e il “silenzio religioso” (evidenziato dal portavoce del M5S Lizzano, Valerio Morelli), qualcuno, seppur assonnato, era rimasto a guardare il nido. Ed ecco, finalmente, far capolino da quelle pareti sabbiose che, pian pianino incominciavano a cedere, le 32 tartarughine che accingevano a incamminarsi verso il mare.

Uno spettacolo indescrivibile e, al contempo, commovente, narrato come uno dei fenomeni più belli mai visti, il quale si materializzava dinanzi agli occhi di numerose persone che scorgevano, come spettatori incuriositi, l’incredibile dono della vita proprio su una delle più belle spiagge del litorale tarantino.

Un sentito ringraziamento alla madre delle creaturine (quelle che sono venute alla luce e quelle che, ancora, attendono di nascere) che ha deposto le sue uova in questo angolo di Paradiso; la quale fa auspicare, ai cittadini lizzanesi, nuovi e lieti eventi che contraddistingueranno la costa lizzanese durante il susseguirsi degli anni.

Un auspicio sinonimo di cambiamento e miglioramento, rammentato, anche, dallo stesso Morelli, il quale conclude le sue dichiarazioni in questo modo: “A Lizzano, per molti giorni, si è respirato un vero e proprio clima di festa, gioioso e pieno di speranza; così com’era avvenuto durante il ritrovamento delle antiche tombe Magno-Greche. Lizzano premiata due volte. Lizzano che vuole risorgere. A darle una mano (oltre alle tante eccellenze composte da artigiani, artisti, associazioni, alla gente che non vuole mollare) anche la storia e, oggi, la Natura.

Molto probabilmente, tra le tartarughe nate oggi al Canale, ce ne sarà una che tra una quindicina d’anni verrà a deporre le sue uova di nuovo da noi. Siamo sicuri che vedrà una Lizzano differente. Quella Lizzano desiderata e tanto voluta da tutte le persone perbene che vi abitano e vivono”.

Benvenute tartarughine e arrivederci al prossimo fausto evento!

Eleonora Boccuni

viv@voce

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