Avviso per i celiaci: Coop ritira dal commercio “Grano Saraceno Biologico” Marchio Nuova Terra per errore di etichettatura
Si raccomanda ai consumatori celiaci che l’avessero acquistato di non consumarlo e di restituire le confezioni in questione in qualsiasi punto vendita della catena dove verranno sostituite
L’ingestione di glutine per una persona affetta dal morbo celiaco non è cosa da prendere alla leggera, perché potrebbe causare irritazione e infiammazione della mucosa intestinale, con conseguenti dolori addominali e diarrea; e anche in assenza di questi sintomi immediati e evidenti, assumere accidentalmente e comunque involontariamente particelle di glutine può, alla lunga, provocare tossicità e danni seri alla salute del paziente celiaco.
E’ facile capire quanto la “sicurezza” di un alimento sia fondamentale per un soggetto allergico al glutine … sicurezza che dovrebbe derivare dal scegliere prodotti indicati nel Prontuario degli alimenti dell’Associazione Italiana Celiachia e dalla lettura attenta delle etichette. La scritta “SENZA GLUTINE” sulla confezione di un cibo dovrebbe poi facilitare le cose, ma il recente avviso di ritiro dal mercato del lotto L20187P di “Grano Saraceno Biologico” Marchio Nuova Terra prodotto da Le Bontà srl per COOP dimostra che non può essere considerata una garanzia.
Infatti la Coop ieri ha pubblicato sul suo sito un avviso con cui comunica il ritiro dai suoi scaffali di un lotto di questo alimento per un errore di etichettatura.
I prodotti sono generalmente sottoposti a un rigido controllo a tutti i livelli della produzione, spiega il colosso della distribuzione e per tale ragione durante un’ispezione tra gli ingredienti di questo prodotto, sono state trovate germe di orzo (contenenti glutine), eppure sulla confezione appare la dicitura “senza glutine”.
Considerato l’elevato rischio per un consumatore allergico o intollerante al glutine rappresentato da questo alimento non conforme, la notizia del richiamo del prodotto dal commercio è giustamente evidenziata da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.