Taranto. FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA TRA CASA CIRCONDARIALE E CONFAGRICOLTURA

Taranto. FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA TRA CASA CIRCONDARIALE E CONFAGRICOLTURA

Economia e civiltà possono convergere

Ieri 4 settembre 2015 è stato firmato il protocollo d’intesa per la nascita di una nuova impresa agricola che avrà il grande compito di fornire lavoro ai detenuti e agli  ex detenuti e la straordinaria valenza, economica e sociale, di strappare i terreni incolti all’abbandono.

La Casa Circondariale “C.Maglie”di Taranto e Confagricoltura Taranto hanno siglato tale impegno in seguito all’intesa  già avvenuta tra il Ministero della Giustizia Orlando e Confagricoltura Nazionale.

L’incontro e la firma tra il Direttore dell’Istituto di pena Stefania Baldassarri ed il Presidente di Confagricoltura Taranto Luca Lazzàro hanno avuto come obiettivo il reinserimento sociale dei detenuti. Reinserimento previsto dalla Costituzione e, nel caso specifico, dall’articolo 21 dell’Ordinamento Penitenziario secondo la legge n.354 del 1975 secondo cui, negli Istituti Penitenziari devono essere favorite, per gli internati, la partecipazione a corsi di formazione professionale e la destinazione al lavoro stesso. In particolare l’art.21 OP regola il lavoro dei detenuti all’esterno precisandone le modalità di legge.

Secondo il protocollo d’intesa attuato oggi, l’amministrazione penitenziaria “s’impegna a cedere in comodato d’uso gratuito i terreni di propria pertinenza all’azienda agricola che verrà individuata e a mettere a disposizione i detenuti in regime di art 21. OP nel numero quantificato dall’azienda rivelatrice per lo svolgimento dell’attività’ agricola e l’eventuale inserimento lavorativo”.

Il presidente Luca Lazzàro ha subito diffuso un comunicato stampa in cui ha precisato che  il ruolo di Confagricoltura sarà quello di garantire assistenza tecnica, legale, fiscale, previdenziale ed economica. Sostanziale sarà la collaborazione nel definire i partner imprenditoriali  che potranno perseguire gli obiettivi dell’accordo e di rendere i terreni di pertinenza della casa circondariale produttivi.

“E’ il primo protocollo del genere in Italia siglato da Confagricolturadichiara Luca Lazzàroed è un motivo d’orgoglio per noi, anche perché s’inserisce nell’ottica della funzione sociale oltre che economica dell’agricoltura, un punto qualificante dell’azione della nostra organizzazione sul territorio. Saremo al fianco della Casa Circondariale di Taranto seguendo da vicino il progetto e mettendo a disposizione le nostre competenze e professionalità». 

Ricordiamo che l’impresa agricola di imminente creazione dovrà autonomamente gestire la propria economia e  le parti firmatarie dovranno sostenere la commercializzazione dei prodotti mediante la distribuzione anche agli altri istituti penitenziari della regione. E’prevista la commercializzazione nel libero mercato.

Maria Lasaponara

 

 

viv@voce

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