LIDO BAGNARA – “Canale Ostone”, marina di Lizzano

LIDO BAGNARA – “Canale Ostone”, marina di Lizzano

UNA STORIA INFINITA … SCEMPIO ECOLOGICO … AMBIENTALE IGIENICO SANITARIO E PERICOLO PER LA PUBBLICA INCOLUMITA’ A CAUSA DI  UN PONTE A RISCHIO CROLLO!

Ancora prima dell’estate la “Goletta Verde” a seguito dei campionamenti effettuati nel tratto di mare interessato alla “foce” dell’ Ostone della Marina di Lizzano certificò che le acque erano “fortemente inquinanti” a causa dell’elevato inquinamento microbiologico riscontrato.

I campionamenti fatti da “goletta Verde” non sono altro che la conferma di quanto già da anni si sapeva ossia: che le acque reflue  del depuratore consortile  di Lizzano, nel quale da anni  convergono anche quelle  deei Comuni di Fragagnano e San Marzano, SONO INQUINANTI! Ancora l’altro ieri sono stato invitato da un gruppo di bagnanti  che ancora frequentano questo meraviglioso tratto di mare nel cui canale “Li Cupi” sembra scarichino anche gli auto spurgo, e come dimostrano le immagini fotografiche da me riprese sul posto, le acque  rimaste “imprigionate” dalla sabbia  oltre ad evidenziare il loro colore torbido giallastro(segno eloquente di inquinamento) infestano l’aria di cattivi odori  e  richiamano sciami di insetti.   Nel febbraio del 2014 i Carabinieri del NOE di Lecce avevano sequestrato lo scarico del depuratore consortile di Lizzano e la Procura di Taranto tuttavia concesse la facoltà d’uso perché il blocco dello smaltimento dei reflui per i tre comuni avrebbe creato problemi al territorio interessato.

Ora in conseguenza del ristagno dell’acqua che impregna di cattivi odori l’area circostante (con bolle di schiuma depositatesi sulla sabbia e in superficie), le condizioni ambientali ed igienico sanitarie continuano a persistere senza che vi si prospetti alcuna soluzione che possa “bloccare” l’inquinamento del mare e porre fine ai danni ambientali ivi compreso flora fauna e salute pubblica.

Ma le condizioni di precarietà in cui versa l’area “ostone” prospiciente la spiaggia e il mare non sono solo di carattere ambientale ed igienico e quindi di pericolo per l’ambiente e la salute pubblica, ma queste costituiscono anche “pericolo per la sicurezza della pubblica e privata incolumità! Nell’ottobre del 2013 a seguito di un mio Esposto inerente un presunto pericolo di cedimento del ponte che attraversa la foce dell’Ostone posta sulla S.P. 122 della litoranea salentina, intervennero i Vigili del Fuoco per la verifica dello stato dei luoghi.

Nel Verbale di sopralluogo trasmesso dal Comando Provinciale di Taranto anche al sindaco di Lizzano (allegato) tra l’altro si legge: “A seguito della segnalazione scritta e presentata a questo Comando dal signor Mimmo CARRIERI il giorno 28.10.2013, la squadra di questo Comando è intervenuta presso il ponte OSTONE del Comune di Lizzano per effettuare una verifica tecnica … é necessario che chi di dovere provveda con immediatezza ad eseguire le necessarie azioni di…onde evitare qualsiasi pericolo per la pubblica e privata incolumità”.

Dal mio Esposto e dal successivo sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco sono trascorsi due anni e nonostante la segnalazione di pericolo attestata nel verbale del Comando Provinciale di Taranto, nonostante l’ulteriore peggioramento strutturale della struttura, il Comune di Lizzano si è limitato a porre sulla battigia una segnaletica con la scritta:

“CADUTA CALCINACCI”.

Sindaco, le sembra che questo possa bastare a tutelare l’ambiente, la salute e l’incolumità dei cittadini? Lei oltre ad essere il primo cittadino è anche la prima autorità sanitaria locale e in funzione del D.Lgs.18/08/2000 (al quale si richiama anche il Comando dei Vigili del Fuoco di Taranto) è anche ufficiale del governo e in quanto tale DEVE e sottolineo DEVE tutelare la salute e l’incolumità dei suoi cittadini elettori!

Mimmo CARRIERI

viv@voce

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