LIZZANO. La solidarietà: “Un grande gesto per una piccola vita”

LIZZANO. La solidarietà: “Un grande gesto per una piccola vita”

La beneficenza è ciò che non si chiede, perché è privarsi di un qualcosa che si dona col cuore

Si è svolta sabato 12 settembre presso il Convento San Pasquale Baylon di Lizzano (TA) l’attesissima serata interamente dedicata alla beneficenza. Lo scopo dell’iniziativa prevedeva un piccolo contributo simbolico, al fine di aiutare una piccola vita in difficoltà.

Il programma, vasto e rivolto a persone di tutte le età (adulti e bambini), poneva, come obiettivo principale, la riuscita di tale avvenimento pubblicizzato, in maniera costante e continuativa, dall’organizzatore, Giancarlo Lecce, oltre a tutti coloro che hanno dato il loro contributo partecipando a questa nobile causa.

Risate, musica e intrattenimento assicurati, mediante la rappresentazione teatrale “A Casa Ti Lu Latru Va” della compagnia “La Giovane Meuschi” di Pulsano, inscenata all’interno del Salone del Convento San Pasquale; ironia e bravura formano un binomio perfetto, in particolar modo, quando giovani ragazzi si “prestano” per far fronte a questa lodevole iniziativa.

Terminata la commedia, la serata continua a suon di musica con l’esibizione della band denominata “Rod & Coffee Faces”, presso il piazzale del Convento. Il gruppo, composto da Michele Santoro, Rodolfo Mannara, Biagio Giuseppe Moscato e Mattia Brancone, ha ripercorso e rivisitato, in chiave moderna, brani che hanno delineato la storia della musica, alternando pezzi di fama internazionale come “Walk On The Wild Side” di Lou Reed, “The Passenger” di Iggy Pop”, “We Will Rock You” dei Queen, i Blues Brothers e tanti altri, senza tralasciare le note che hanno descritto e reso celebre in tutto il mondo, la musica italiana come Lucio Dalla, Ivan Graziani, Paolo Conte e altri artisti del panorama musicale del Belpaese.

In questo eclatante, esemplare e bellissimo scenario di chi rammenta, mediante la musica, ricordi legati al passato accennando qualche passo di danza, i più piccoli si divertono giocando con i palloncini e i gonfiabili messi a disposizione dall’associazione “Facciamo Festa”, mentre, al contempo, c’è chi, invece, preferisce rimanere ad ascoltare e guardare gustando un buon panino o qualche dolciume.

Non importa l’affluenza che, talvolta, deve essere richiamata all’attenzione in tali circostanze, perché “Un riccio, un capriccio” simboleggia una giovane vita che deve conoscere ancora il suo percorso, deve definire la sua esistenza e crescere ed è proprio quel riccio e quel capriccio in più che non deve mancare, perché la vita, sebbene sia fatta di alti e bassi, deve essere vissuta pienamente. E, talvolta, anche il silenzioso gesto di chi contribuisce senza apparire, onora l’amore che si condivide nel tacito consenso di chi accoglie il frutto del bene.

D’altronde, anche come afferma Alexander Pope: “Fai del bene di nascosto e arrossisci a vederlo divulgato”.

Unica pecca, l’assenza delle istituzioni che dovrebbero rappresentare ed esserci a ogni evento concepito in un paese che, degnamente, merita di essere rappresentato.

Nota positiva, invece, le associazioni e i gruppi del loco: “Gruppo Volontari Misericordia Lizzano”, “Ant delegazione di Lizzano”, “Pietre Vive Onlus”, “Laboratorio Teatrale Lizzano”; saldamente e costantemente presenti, le quali hanno reso possibile la buona riuscita della serata.

Ed ecco che il seme piantato, farà germogliare dei buoni frutti speranzosi di miglioramento..

Si ringrazia Salvatore Lupo per la gentile concessione fotografica.

 

Eleonora Boccuni

viv@voce

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