Presentate ieri in Fiera del Levante le prime mappe dei Cammini delle Colline Joniche
110 chilometri di storia, cultura, natura, agroalimentare e turismo slow
In principio fu la Green Road: la scommessa di un territorio volta ad invertire il paradigma del proprio modello di sviluppo e riconvertirsi all’eco-sostenibilità. Ora quell’intuizione è più che un progetto.
Lo confermano il prodotto turistico-culturale e i percorsi di mobilità lenta sostenibile e da energia alternativa che ormai nel territorio degli 11 comuni aderenti al GAL Colline Joniche fanno scuola in buona parte del Sud Italia.
Il modello è stato declinato in pratica attuativa – spiega Antonio Prota, il presidente del GAL, alla conferenza stampa di presentazione delle prime mappe sui Cammini tracciati proprio sull’orografia della Green Road – ed oggi questo potenziale disponibile per viandanti, camminatori, pellegrini e turisti in bici o a cavallo è una rete di luoghi, poste, siti di interesse storico, naturalistico e culturale, masserie, luoghi di ricettività e poli di informazione e servizio, che pone la giusta attenzione alla sostenibilità ambientale e alle comunità locali.
I Cammini delle Colline Joniche, dunque, dalla gravina di Leucaspide fino al mare di Pulsano, stimolano in tutti i sensi.
Sono una esperienza fisica, ma anche culturale e spirituale – afferma Angelofabio Attolico, dottore di ricerca in archeologia e presidente dell’APS “In Itinere”, realizzatrice del lavoro di mappatura – Un viaggio fatto di pause, riflessioni, osservazioni attente del territorio che in questa modalità è possibile conoscere meglio e più approfonditamente superando anche l’informazione generalista e pregiudiziale che spesso accompagna certi luoghi.
Mentre l’arco di territorio attorno al Golfo di Taranto è una vera e propria scoperta che mostra attraverso il recupero di vie antiche come il Tratturo Tarantino, quello Martinese e la via Appia, un potenziale di sviluppo di inestimabile valore.
E’ evidente che il beneficio e le ricadute per il territorio si traducono in maggiori presenze soprattutto verso un turismo destagionalizzato, capace di andare oltre le mete turistiche costiere – afferma Rocky Malatesta, direttore del GAL Colline Joniche – Un turismo attento alle peculiarità, alle tipicità anche agroalimentari e artigianali e soprattutto dal basso impatto ambientale.
Un itinerario che segna 110 chilometri di percorrenza e che intercetta terra, roccia, tufo e sabbia, nonché la sublimazione più artistica della Terra in tutte le sue sfumature: una agricoltura fertile e biodiversa e un artigianato di altissima qualità (Ceramiche di Grottaglie).
Oltre cento chilometri che raccontano la storia dell’eterno “movimento” di questi territori con le depressioni carsiche sacre e profane: luoghi di culto in età bizantina e medievale e luoghi di miti, leggende e scorribande in epoca romana, ma anche nel periodo più recente del brigantaggio qui assimilato alle figure epiche del Brigante Pizzichicchio e del prete Papa Giro (rispettivamente di San Marzano e Grottaglie).
Un progetto ideale, confortato anche dall’adesione del GAL all’Associazione europea delle vie Francigene, che abbiamo fortificato con infrastrutture adeguate – dichiara Francesco Donatelli – vice presidente del GAL Colline Joniche e Assessore del Comune di Grottaglie – Parlo della stazione di ricarica a pannelli solari per le bici a pedalata assistita o a tutti i lavori di arredo urbano e segnaletica all’interno dell’intero percorso.
Abbiamo costruito una robusta spina dorsale – commenta ancora Antonio Prota – e l’itinerario oggi connette tutti gli undici territori lungo i binari della storia, delle tradizioni, dell’eno-gastronomia e del rispetto ambientale che oggi sono le costole principali dei nostri cammini.
Una proposta turistica che premia il piccolo e il dettaglio, ma anche una scelta di mobilità sostenibile che nelle giornate di eventi collegate alla Rassegna “Colline Joniche: Terre in Movimento” avranno momenti di ulteriore approfondimento e divulgazione.
Si comincia il 21 settembre nell’aula consiliare di Crispiano, per poi proseguire il 26 settembre al Castello de Falconibus di Pulsano. Giornata conclusiva sarà quella del 2 ottobre a Grottaglie. Alle 18.30 nell’atrio del Castello Episcopio, tecnici, esperti, giornalisti nazionali e tour operator parleranno delle potenzialità di questi Cammini connessi agli itinerari dei Cammini d’Europa.
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