TARANTO. “Come non rivitalizzare le aree portuali per lo sviluppo sostenibile del territorio”

TARANTO. “Come non rivitalizzare le aree portuali per lo sviluppo sostenibile del territorio”

Nota stampa di Alessandro De Donno – Segretario Generale Confederazione CIL

Apprendiamo dalla testata “Nuovo Quotidiano di Puglia” di un interesse non indifferente in maniera manifesta, afferente presunte intenzioni del Ministro Delrio per “l’accorpamento” con l’Authority di Bari. Non dobbiamo spiegare al ministro le cifre che lo stesso Ministero rende pubbliche e che evidenziano come la leadership del porto di Bari sia un fatto molto opinabile.

L’agenda di Lisbona indica quanto sia importante trasformare l’Europa come l’area più competitiva del mondo e come in loco l’area di Taranto sia strategica per ricredere il Mezzogiorno come rete di città e come rete forte e sostenibile la Regione Puglia. Oggi non è stato ancora creato un documento unitario sul trasporto per le regioni del Mezzogiorno e nonostante la Commissione Europea abbia pubblicato “una strada marittima per il Mar Adriatico ed il Mar Jonio”.

Alla Confederazione CIL pare che non sia stata recepita con la dovuta importanza: accessibilità dovrebbe essere parola d’ordine per i servizi di trasporto sul territorio regionale ed in particolare per l’area di Taranto che ancora oggi risulta non essere in rete con le altre città.

  Come ha scritto nella sua relazione Loesch-Kristaller-Isaard “l’economia spaziale a Sud ha senso?”. Si dovrebbe poter creare una nuova linea del Sud che dovrebbe partire da Taranto verso il Sud d’Italia, considerando che al momento non esiste un coordinamento propositivo e foriero di creazione di nuovi posti di lavoro nell’area di Taranto, che è forse la più martoriata d’Italia.

Il turismo marittimo e costiero che Bari dovrebbe configurare con Taranto come porto di eccellenza, ad horas rispecchia il nulla di fatto e questa Confederazione non comprende le ragioni di un mancato sviluppo nonostante la rete di relazioni internazionali che il dr. Prete ha attivato nel suo mandato.

A titolo di esempio, Dubrovnik figura tra i dieci principali porti passeggeri per crociere d’Europa.

La Confederazione CIL pone un quesito, infine: “Sig. Ministro Delrio, quanti secoli dobbiamo attendere per avere nella città di Taranto, culla della Magna Grecia, un porto degno di questa città?”

Alessandro De Donno – Segretario Generale Confederazione CIL

 

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