SAVA. Le cicale cantano, e ballano, solo una stagione … de profundis per il “Patto per Sava” e di IAIA che ne sarà?

SAVA. Le cicale cantano, e ballano, solo una stagione … de profundis per il “Patto per Sava” e di IAIA che ne sarà?

Spappolata la coalizione vincente della tornata elettorale del 2012. Vediamo che scenario si è aperto …

“Onza onza”, ovvero “murennu murennu” dal dialetto savese, comincia il conto alla rovescia dell’abbandono del nostro Palazzo municipale da parte del sindaco pro tempore savese IAIA e dei suoi assessori.

Tante cose, all’interno della maggioranza sono cambiate, come sono cambiati i rapporti di forza e l’esclusione di pedine fondamentali che hanno contribuito al successo della tornata elettorale, alla bulgara maniera, del giugno 2012. Vediamo un pò il quadro di un futuro quasi prossimo visto mancano poco meno di 18 mesi alla conclusione della legislatura monopolizzata da IAIA.

FABIO PICHIERRI

La sua lista prese due Consiglieri comunali (Mirko Piccolo e Dino Zurlo), risultò il più suffragato della coalizione vincitrice della tornata elettorale e d’obbligo gli fu assegnato la carica di vicesindaco e il ghiotto assessorato all’Ecologia e all’Ambiente.

A più di metà della legislatura, Fabio Pichierri ha perso la sua forza politica all’interno della coalizione con l’abbandono dei due rappresentati istituzionali sopra citati. Ma questo non ha fatto demordere l’ex vicesindaco a provare l’esperienza della candidatura alle elezioni regionali passate e, bisogna dargliene atto di questo, da solo ha portato qualcosa come 1300 voti alla lista di Schittulli.

Ora non entriamo nel personaggio, inteso come amministratore, ma vediamo perché questa candidatura che potenzialmente poteva essere un ottimo ponte savese del centro destra verso la Regione Puglia non è stata supportata dall’amministrazione IAIA.

Alla sola idea che i neo Consiglieri Turco e Morgante hanno ottenuto un seggio alla Regione con 2.000 voti non sarebbe stato certo proibitivo se l’amministrazione IAIA avesse lavorato per almeno altri 700 voti! Nel campo delle ipotesi, e con il senno di poi, tutto si può pensare. Certo, inteso politicamente.

Ad alcuni questa candidatura è stata vista come una forma di scavalcamento politico, e Sava di questo è maestra, della serie “sto prima io di te” e quindi “tu non vai da nessuna parte”. E se questa è un’ipotesi, non tanto sbagliata, possiamo dire che l’amministrazione IAIA ha perso un importante treno. Depennando, addirittura, chi del “Patto per Sava” è stato uno degli artefici del successo.

La domanda può sorgere franca: “Ma siamo sicuri che tutta l’amministrazione avrebbe ottenuto altri 700 voti se si fosse prodigata direttamente per la candidatura di Fabio Pichierri?”

Forse IAIA, Dario, scorda che non ha un elettorato. Lui è figlio della sommatoria, di quella sommatoria che, almeno nel caso di Fabio Pichierri, non è stata attivata. IAIA non scordi i flop del suo partito nelle tornate elettorali passate, nazionali e europee, che si sono succedute dopo giugno 2012.

Far fuori Fabio Pichierri, credo che sia stato così, è stato come amputare un braccio o una gamba ad un Patto nato su fragili fondamenta. Ma la nostra analisi è solo numerica e, vista in un ottica politica, lascia presagire molte stranezze o defaiance che stanno dietro alla porta di questa coalizione che vive alla giornata.

Di Fabio Pichierri non si sa nulla in giro.

Quello che sappiamo, politicamente, è che è stato troppo ingenuo a non capire che perdendo la sua rappresentanza istituzionale, è diventato vulnerabile e l’atto di forza compiuto con la sua candidatura alle regionali non ha sortito quell’effetto, che se si fosse verificato, sarebbero stati dolori per più di qualcuno in amministrazione.

MAURIZIO PICHIERRI

Altra pedina di base del Patto per Sava. Addirittura seguiva IAIA dappertutto.

Se IAIA andava nel PDL lui andava lì, se IAIA costituiva a Sava il NCD di Alfano lui era al suo fianco.

Insomma, il classico “culo e camicia”, come suol dirsi. Messo alla guida di una importante branca amministrativa, Attività produttive e delega alla Cultura e alla Polizia municipale, è stato sbattuto fuori da IAIA a calci in culo.

Motivo? IAIA dice: “E’ venuto meno il rapporto di fiducia che intercorre tra un sindaco ed un assessore”. Questa è la versione di IAIA però. Maurizio Pichierri dice: “Tutto quello che ha fatto il mio assessorato ha avuto il placet di IAIA”.

Quindi? La verità dove sta? In giro si sente parlare della costituzione di una lista civica di Maurizio Pichierri.

Si dice che sta creando un nuovo gruppo “politico” che, da come pare, potrebbe portare alla costituzione di un nuova, ennesima, lista civica nel panorama politico savese.

PASQUALE CALASSO

Anche lui con la sua lista civica G.P.A. è stato uno dei puntelli che ha portato IAIA a salire nel nostro Palazzo municipale.

E di questo a Calasso bisogna darne atto, eterno assessore sia con la destra che con la sinistra!

E’ fido di IAIA, tanto è vero che non lo ha mai messo in bilico. Si sente protetto da questa forte garanzia che IAIA gli ha dato e che continuerà, ancora, a dargli.

La sua lista civica sarà ancora in auge e si accorporerà, in un futuro prossimo, con una coalizione, destra o sinistra importa bene poco per Calasso, che gli garantirà un assessorato. Quello dei Lavori pubblici, s’intende!

Quindi il dottor Calasso non scomparirà dalla scena politica savese. Assolutamente. E chi lo pensa, sbaglia di grosso.

IL DUO AGUSTO-DEFELICE

Che ne sarà di questa coppia anomala in una amministrazione di centrodestra? Anche loro sono tasselli importanti del centrodestra savese.

A volte, entrambi, glissano sulla natura “politica” di questa amministrazione. A volte, ricordano ma fuori tempo senz’altro, che il “Patto per Sava” è un’altra cosa. Era, senz’altro. Ora non più.

CORRADO AGUSTO

Agusto è recidivo: ogni incarico amministrativo è allergia di continuità nel tempo. Infatti, molla dopo poco tempo. Non ha grandi capacità amministrative, a dire la verità, ma non capiamo ancora il perché della sua nuova entrata. Ma c’era bisogno di questo? Ora vederlo a passeggio con i suoi pargoletti è un piacere. Un vero piacere!

SALVATORE DEFELICE

Defelice, invece, a differenza di Agusto, a volte mostra segni di insofferenza ma, quest’ultima, rientra sempre quando ci sono situazioni in cui il voto consiliare è importante. E può risultare un mal di pancia quando il contesto lo permette. Non sappiamo cosa sarà di lui. Politicamente intendendo.

GIUSEPPE SARACINO

E’ sulla stessa risma di Calasso. Della serie, alla savese maniera, “sputa ca mischa”! Cambiato diverse casacche politiche, ha fatto l’assessore con la destra e con la sinistra. Insomma, se va di questo passo, il dottor Calasso gli un baffo vista la giovane età che, Saracino, ha.

Ha creato Fratelli d’Italia a Sava ma pare che, si defili spesso e volentieri, dalla scelta di ufficializzare in Consiglio comunale l’adesione. Senz’altro Saracino, a esperienza IAIA sepolta, cercherà una coalizione che, potenzialmente, è data per vincitrice e si coalizzerà.

DARIO IAIA

Il ragazzo dalla faccia pulita che ogni madre avrebbe voluto avere per la propria figlia (ma è vitale il parere della figlia, ndr). Questa esperienza amministrativa, diciamo anche politica, lo ha messo a dura prova. Ha dimostrato la capacità di distruggere tutto.

Alla marchese del Grillo ha affrontato tutto ciò che ha voluto fare. E’ lui il massimo, secondo questo giornale l’unico, responsabile dell’andazzo amministrativo savese. E’ lui che non ha saputo affrontare un girone in cui richiedeva giocatori validi e non vecchi manici di scopa da spogliatoio. Se la squadra amministrativa ha girato male, o non girato affatto, è lui sulla graticola.

Ha saputo tenere cari cari i numeri della sopravvivenza. Solo questo ha saputo fare. Della politica, come diceva lui di professarla dai banchi dell’opposizione, non c’è nessuna traccia.

Ha distrutto il dialogo con l’opposizione, anche con quell’opposizione che, per simpatia politica, poteva anche servigli nel suo percorso amministrativo.

Secondo il nostro giornale non è stato capace di creare uno staff degno di supportarlo lungo tutto il mandato ancora in corso. No. Ha solo trovato persone che, specialmente sui social network, hanno detto peste e corna di chi non la pensava come loro. Quando invece, un’armonia e un rispetto dei dialoghi si imponeva.

Ma siamo già al quarto anno di legislatura monopolizzato fortemente dal suo modo di agire, di fare. Che sarà di lui?

Il “Patto per Sava” è morto. IAIA difficilmente riuscirà a ricreare uno squadrone come quello del 2012 in cui lui risulterà di nuovo l’alfiere.

Difficilissimo questo.

E della serie “chi vivrà vedrà”, il nostro giornale dice che “da questa farina si poteva fare solo questo pane, in quanto è mancato il lievito” …  

Giovanni Caforio








viv@voce

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