Il vignettista Paolo Piccione, per la 7^ volta al Salon International du Dessin, sale sul ring

Il vignettista Paolo Piccione, per la 7^ volta al Salon International du Dessin, sale sul ring

La Francia si conferma patria d’adozione artistica del vignettista salentino Paolo Piccione

Infatti, per la 7^ volta è stato tra i protagonisti del 34° Salon International de la Caricature du Dessin de Presse et d’Humour di Saint Just Le Martel. L’evento, indiscusso  rendez-vous planetario delle più appuntite matite satiriche provenienti da ogni parte del mondo, si è tenuto durante l’ultima settimana di settembre e la prima di ottobre.

La kermesse – impreziosita dalla presenza di oltre 130 disegnatori, da convegni, da eventi tematici e da un gran numero di visitatori – ha avuto un impatto emotivo molto più forte delle altre edizioni, perché sono state più volte ricordate le vittime della strage presso il giornale satirico Charlie Hebdo e si è notata la tragica assenza di disegnatori che al Salon erano di casa: Charb, Cabu, Wolinski, Tignous e Honoré.

Al loro posto, invece, trattandosi di un evento a rischio terroristico, si è notata la presenza di un nutrito contingente di Gendarmerie in divisa e, più discretamente, in borghese, mischiata tra i presenti. Un’altra delle misure di sicurezza adottate è stata la totale assenza di cestini per l’immondizia per ridurre il rischio di pacchi bomba. Inoltre, tramite i diffusori acustici presenti ovunque, spesso la direzione chiedeva la collaborazione dei presenti invitando a segnalare immediatamente eventuali anomalie o situazioni che avessero destato sospetti.

Infine, il caso ha voluto che proprio quest’anno, sia scomparso Loup, un altro famoso disegnatore francese, vera e propria colonna portante del Salon da decenni. Questi, essendo anche architetto (ha preso parte alla progettazione del ristorante presente sulla Tour Eiffel), ha contribuito alla realizzazione della struttura del Centre International Permanent de la Caricature et du Dessin de Presse.

Proprio in questa struttura, aperta tutto l’anno a mostre, convegni ed eventi di settore, che ospita in maniera permanente moltissimi splendidi lavori provenienti da ogni parte del mondo, sono state esposte ben 7 tavole satiriche di Piccione, il quale con esse ha toccato i seguenti temi: l’attentato terroristico alla redazione del Charlie Hebdo, i discutibili metodi per combattere la Xyllela Fastidiosa sugli ulivi pugliesi e la famigerata Monsanto, la crisi greca con la resa di Alexīs Tsipras ai diktat tedeschi, l’articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea che prevede il – mai mezionato – diritto di recesso ad nutum dall’U.E., le veementi esternazioni di papa Francesco e l’Expo con i suoi antitetici sponsor: Coca Cola e McDonald’s.

Tra gli altri artisti italiani presenti alla manifestazione vi erano Ugo Sajini e Claudio Puglia, quest’ultimo, realizzando caricature tramite l’uso delle lettere del nome e cognome, rappresenta la massima espressione nazionale e non solo di “callicaturista”.

Piccione, insieme agli altri vignettisti, si è esibito al cospetto del pubblico, realizzando vignette e caricature in estemporanea. Ma non solo, Paolo, sul palco del Salon ha debuttato sul ring, anzi, sul “Dessring” dove, al grido di “Combat puor l’Humour”, luialcuni tra i più veloci disegnatori del Salon, si sono “scontrati” disegnando dal vivo in merito a temi dati sul momento e su lavagne poste sul ring allestito per l’occasione.

Il disegnatore salentino, originario di Manduria, coperto da un “mantello” di pelliccia e brandendo una bottiglia di Primitivo (delle Cantine Soloperto) a mo’ di clava, si è presentato sul ring con lo pseudonimo di “Il primitivo di Manduria”. Ovviamente l’arbitro, prima dell’inizio dei 3 round previsti, ha spiegato ai presenti il significato di questo pseudonimo ed il gioco di parole tra uomo primitivo e vino Primitivo di Manduria.

Queste sono alcune delle riflessioni di Paolo Piccione in merito al soggiorno transalpino: “Saint Just per me è diventata una seconda casa, ci sono ormai solide amicizie ed è un piacere immenso riabbracciare tanti colleghi disegnatori che arrivano da ogni parte del mondo e la gente del posto che accoglie me e la mia compagna Silvia con un affetto incredibile!

Quest’anno il Salon ha risentito dei fatti che hanno insanguinato la satira francese , ma anche della scomparsa di Luop, una figura carismatica oltre che un grande disegnatore. Di lui mi piace ricordare un aneddoto di qualche anno fa: eravamo a tavola uno di fronte all’altro, e dopo una mia caricatura ai suoi danni, iniziammo a parlare di satira, politici e querele; gli narrai di quando mi fu chiesto un milione di euro di risarcimento danni per una vignetta e lui mi spiegò che il valore di un vignettista satirico è direttamente proporzionale al numero querele ricevute.

Sicché mi chiese: ‘tu quante querele hai preso?’, ed io: ‘per ora due!’, e lui: ‘io diciassette! Devi farne di strada!’ Anche questi scambi di battute con persone incredibili sono l’anima del Salon di St. Just.

Alcune delle cose che continuano a colpirmi positivamente, nonostante sia la settima volta che partecipo a questa grande festa dell’arte e della libertà di espressione, è il sentimento di uguaglianza che regna a Saint Just: a tavola e ovunque non ci sono postazioni vip, ognuno siede dove trova posto e viene servito allo stesso modo, indipendentemente che si tratti di un famoso disegnatore, di un politico, di un funzionario di Stato o di un personaggio di rilievo.

In Italia, purtroppo, è molto diverso, c’è sempre la ‘postazione vip’ e il solito odiosissimo ‘cerimoniale’ che speso dispensa onori a persone disonorevoli.

Il presidente della manifestazione, Gérard Vandenbroucke, ex sindaco di Saint Just, uomo capace, fattivo di grande intelligenza e lungimiranza, è il presidente della regione del Limousin, eppure, con grande umiltà, è sempre insieme a tutti noi, gira con la propria autovettura che guida da sé e senza scorta.

È meglio evitare il paragone con quei cialtroni dei nostri politici … Una cosa, invece, che mi fa fatto sobbalzare ed indignare è stato il prezzo dei carburanti: ho fatto il pieno di diesel a 1,097 euro al litro!”

Silvia Prontera

viv@voce

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