Grottaglie. IPA E POLVERI SOTTILI: L’ARIA E’ PESSIMA
I dati raccolti nella zona del centro storico della Città delle Ceramiche non sono confortanti: l’inquinamento non diminuisce
Da anni è scattato, per tutta la zona del tarantino, l’allarme “polveri sottili”, dove le città adiacenti allo stabilimento Ilva (tra le altre a livello nazionale) non sono riuscite a rispettare i limiti sulle emissioni di idrocarburi previsti per legge.
Dal 2008 la denominazione “Città dei veleni” riporta subito alla mente Taranto. Industria, emissioni di zolfo, polveri sottili, benzene, monossido di carbonio sono stati più volte menzionati, in negativo, da enti per la salvaguardia della salute dei cittadini e da Legambiente. Per Grottaglie, inoltre, la rappresentazione della situazione atmosferica attuale non è delle migliori, anzi.
Prendendo tre zone di riferimento: quella concernente la Chiesa Madre, la sede del Gal (centro storico) ed il Quartiere delle Ceramiche, si evince che la maggior percentuale riferita alla salubrità dell’aria, è PESSIMA. A scalare si hanno aggettivi qualificativi come “pericolosa”, “cattiva”, “mediocre” ed “accettabile”.
La bella cittadina che si trova sul pendio di una collina delle Murge, chiamata Monte Pizzuto, ha un centro storico caratterizzato da ZTL (zone a traffico limitato). Ma, nel caso, ad esempio della Chiesa Madre, la ZTL parte alle ore 20.
Fino ad allora vi è un frequente passaggio di auto che, in giornate prive (o quasi) di vento, può portare alla “stagnazione”degli IPA, peggiorando la qualità dell’aria nel centro storico.
Da dati raccolti risulta che l’inquinamento diminuisce in percentuale dove entra in vigore la ZTL. Con questo articolo cerchiamo di richiamare l’attenzione di chi può fare qualcosa per migliorare, in qualche modo, le condizioni di vita dei cittadini.
Amministrare non è sicuramente facile, ma bisogna valutare sempre i pro ed i contro, considerando l’aumento delle malattie e delle vittime.
Gabriella Miglietta