SAVA. Vicenda “Di Mauro e Polizia municipale”. Sindaco pro tempore IAIA, non faccia lo struzzo!
Lettera al primo cittadino savese per la richiesta di una Commissione disciplinare sulla vicenda
Con la presente, sindaco pro tempore savese, il nostro giornale le chiede di attivare gli strumenti disciplinari in dote al nostro Comune presieduto da lei. C’è un regolamento comunale che disciplina il rapporto tra i dipendenti e il nostro ente in cui si parla chiaro e tondo di casi simili a questo.
Ora lasciamo le diatribe tra questo giornale e la sua carica di sindaco, quello verrà risolto dalla Procura, le sottoponiamo la richiesta urgente per la valutazione di eventuali provvedimenti disciplinari da adottare nei confronti della segretaria comunale Irene Di Mauro e di accertarsi le responsabilità del Comando di Polizia municipale savese.
Lei ieri, martedì 20 ottobre, ad una interpellanza del Consigliere e capogruppo di Forza Italia, Arturo De Cataldo, su questa richiesta di chiarimenti in virtù della notizia riportata da Viv@voce, ha glissato dicendo: “Sono in corso le indagini, aspettiamo la loro conclusione”.
ARTURO DE CATALDO, Caprogruppo Consiliare di Forza Italia
Non siamo per nulla d’accordo. Assolutamente. E le spiego anche il perché. Sempre se vuole ascoltarci.
Non sappiamo ancora se l’ inchiesta del magistrato porta via ancora altro tempo per la chiusura e, dell’eventuale, rinvio a giudizio degli attori che si sono macchiati dei delitti di Peculato e Abuso d’atti d’ufficio, lei in virtù della carica di primo cittadino e responsabile amministrativo della sua amministrazione comunale deve, e non credo dovrebbe, attivare la conoscenza dei fatti e di seguito, se i fatti sono conclamati come lo sono, provvedere ad una azione disciplinare nei confronti dei chiamati in causa nell’Esposto che il nostro giornale ha fatto alla Procura della Repubblica di Taranto.
Ma l’inchiesta del magistrato e quella, potenziale, che dovrebbe far partire lei non vanno in parallelo.
Quella del magistrato riguarda l’aspetto esclusivamente penale, oltre il dolo. E lei queste cose le sa meglio di me in quanto è cultore del diritto.
Quindi, secondo il nostro giornale e credo anche in un campo di rispetto del ruolo nei confronti del cittadino savese, lei ha il dovere, quanto prima, di accertarsi dei fatti e, come buon senso vuole, applicare le sanzioni che la circostanza impone.
IRENE DI MAURO, segretaria comunale
Non credo, forse, essere tassativo questo per lei ma Viv@voce farà i suoi passi, anche su ciò, nelle sedi opportune.
Stia tranquillo, non è una minaccia. Il nostro, glielo ricordo, è solo una chiamata alle responsabilità amministrative che lei ha verso la comunità savese.
Quindi, non faccia lo struzzo. Esca la testa da sotto la sabbia e faccia ciò che il suo ruolo, importantissimo, impone in casi come questo.
Noi aspettiamo questo suo gesto. Se sarà nella giusta direzione, allora vorrà dire che ha avuto un atto di coraggio.
Se sarà diversamente, allora non parli più del binomio “trasparenza & legalità”, slogan sposato nelle elezioni comunali passate, le quali l’hanno vista eletto dai savesi a furor di popolo.
Quanto ai suoi Consiglieri della maggioranza, non ci stupiamo più di tanto. Sono diventati dei pesci muti davanti a casi così eclatanti che, come minimo, in questo caso avrebbe meritato lo sdegno da parte loro.
Una ultima nota, sindaco pro tempore IAIA, così poi non la disturbo più: ci pensi. Anzi, non ci metta molto …
Giovanni Caforio