TARANTO. Un convegno per lo Sportello Europeo
È stato presentato alla stampa, presso la sede dell’Associazione Stella Maris di Taranto, il convegno “Lo Sportello Europeo occasione di sviluppo per il territorio”
Sono intervenuti Giovanna Cavallo, responsabile “Pari Opportunità” dell’Associazione di promozione culturale e Sociale “Stella Maris”, nonché consigliera nazionale UDC e responsabile “Pari Opportunità” UDC Taranto, Vito Antonio Punzi, Sindaco di Montemesola, Nicola Melucci, segretario amministrativo UDC, e il consigliere provinciale UDC Michele Muschio Schiavone.
Il convegno “Lo Sportello Europeo occasione di sviluppo per il territorio”, ovvero un contributo alla tua realizzazione professionale, si terrà sabato prossimo, 7 novembre, a partire dalle ore 9.00 presso il Salone di Rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, in via Anfiteatro a Taranto.
I lavori, moderati dalla giornalista Nicla Pastore, saranno aperti dai saluti di Martino Tamburrano, presidente della Provincia di Taranto, e di Giovanna Cavallo, responsabile “Pari Opportunità”.
A seguire sono previsti la relazione tecnica di Marcello Vuozzo, componente del team del Progetto Urban di Taranto, e l’intervento dell’Assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro; le conclusioni saranno affidate al parlamentare europeo Onorevole Lorenzo Cesa.
La manifestazione del Gruppo PPE al Parlamento Europeo viene ospitata a Taranto dall’Associazione di promozione culturale e Sociale “Stella Maris”.
Giovanna Cavallo ha spiegato che «nel corso della mia attività politica e di quella nel sociale ho registrato la profonda frustrazione degli imprenditori e dei professionisti tarantini che non riescono ad accedere ai significativi finanziamenti messi a disposizione dalla UE, principalmente a causa della “lontananza”, non solo geografica, di Bruxelles dal nostro territorio: mi riferisco, in particolare, alla difficoltà nella elaborazione del progetto da presentare agli organi competenti UE».
Non è un fenomeno solo locale: secondo i dati pubblicati dalla Commissione UE, infatti, nel 2014 il nostro Paese è stato incapace di spendere gran parte delle risorse che l’Unione Europea le aveva assegnato. L’anno scorso non siamo riusciti a utilizzare 4 miliardi e 100 milioni di euro, il 66% del totale che la programmazione 2014-2020 ci aveva concesso, cifre che fanno risultare l’Italia come il quinto peggior Paese europeo nella classifica della capacità di spesa!
È ormai cronica la nostra incapacità di presentare progetti d’investimento credibili, elaborati in modo da non essere “respinti” a Bruxelles, nonché di cofinanziarli con risorse nazionali, uno stato di cose del quale le maggiori responsabili sono le Regioni, in particolare quelle meridionali.
«Da qui l’idea – ha continuato Giovanna Cavallo – di realizzare uno Sportello europeo direttamente nella nostra città, una struttura in grado di informare e sensibilizzare il mondo imprenditoriale, dell’associazionismo, e professionale tarantino sulle tante opportunità di finanziamento dell’Unione Europea e, inoltre, di fornire eventualmente assistenza nella elaborazione del progetto e, soprattutto, nella decisiva fase della sua presentazione agli organi competenti UE».
«Il convegno di sabato – ha concluso Giovanna Cavallo – ha lo scopo da un lato di illustrare le enormi occasioni di finanziamento disponibili a Bruxelles, e da un altro di offrire alle forze sane del territorio una opportunità per confrontarsi, direttamente nella nostra città, con importanti esponenti istituzionali, l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro, e l’europarlamentare Lorenzo Cesa, per verificare la concreta possibilità di realizzare a Taranto, in pochi mesi, uno Sportello europeo».
Secondo Nicola Melucci «sono le Istituzioni locali le principali colpevoli non solo dell’incapacità di intercettare i finanziamenti UE, ma di perderli quando sono disponibili, e il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, è l’emblema della inadeguatezza della sua amministrazione: più volte ho denunciato la loro incompetenza, sono stati persi i finanziamenti per il teatro Fusco e per gli edifici della Città vecchia, prima quelli europei, poi i finanziamenti regionali, mentre il Sindaco continuava con la propaganda che “nulla era perduto”. Oggi quei progetti sono stati riciclati e consegnati al Governo Renzi con la speranza di farli rientrare nel pacchetto Taranto. La responsabilità, insieme al Sindaco, è del PD che lo sostiene come partito di maggioranza relativa, ostaggio dei suoi consiglieri “che tengono famiglia”. Capisco lo stato d’animo dell’On. Michele Pelillo, ma non condivido la scelta di prolungare questa lunga agonia della città di Taranto: la spina per staccare è in mano al PD. L’iniziativa dello Sportello europeo nasce per sopperire alle carenze dell’ente pubblico e potrà diventare realtà solo grazie all’impegno della Associazione “Stella Maris” e a quello degli esponenti locali dell’UDC e del Gruppo PPE presso il Parlamento Europeo».
Addetto stampa
Marco Amatimaggio