TARANTO. Nel 2016 lo Sportello Europeo

TARANTO. Nel 2016 lo Sportello Europeo

Fino al 2020 la UE metterà a disposizione dell’Italia miliardi e miliardi di euro, una straordinaria opportunità di sviluppo economico e sociale che, organizzandosi adeguatamente, può essere colta

Ne è convinto Lorenzo Cesa, europarlamentare del PPE, che cita alcuni esempi: «la Spagna è riuscita ad intercettare i fondi comunitari e, senza alcun intervento statale, ha cambiato il volto della nazione, e non è l’unica: molti Paesi dell’Europa orientale, tra questi Polonia e Ungheria, stanno seguendo l’esempio iberico riuscendo a far arrivare sui loro territori miliardi di euro dei fondi UE».

Lorenzo Cesa è stato a Taranto per partecipare al convegno “Lo Sportello Europeo occasione di sviluppo per il territorio”, tenutosi sabato scorso (7 novembre) presso il Salone di Rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale di Taranto. La manifestazione del Gruppo PPE al Parlamento Europeo è stata ospitata nella nostra città dall’Associazione di promozione culturale e Sociale “Stella Maris”.

Al centro del dibattito la possibilità, molto più di una semplice ipotesi, che già nei primissimi mesi del 2016 a Taranto venga aperto uno Sportello Europeo, una struttura di consulenza e progettazione per l’accesso ai fondi comunitari che sarà promossa dall’Associazione “Stella Maris” con il sostegno del PPE.

Gianna Cavallo, responsabile Pari Opportunità “Stella Maris” e consigliere nazionale UDC, al convegno ha spiegato che «lo Sportello Europeo sarà strutturato per informare e sensibilizzare il mondo imprenditoriale, dell’associazionismo e professionale tarantino sulle tante opportunità di finanziamento dell’Unione Europea e, inoltre, per fornire assistenza nella elaborazione del progetto e, soprattutto, nella decisiva fase della sua presentazione agli organi competenti UE».

«Ci conforta che in questo percorso – ha poi detto Gianna Cavallo – saremo sostenuti dal Gruppo PPE al Parlamento Europeo, come anche oggi ci ha confermato l’europarlamentare Lorenzo Cesa che ha promesso di supportarci a Bruxelles e di venirci a trovare spesso per accompagnarci in questa nostra iniziativa: a lui va il nostro più sentito ringraziamento per l’attenzione che dimostra da tempo nei confronti della nostra Comunità».

Martino Tamburrano, presidente della Provincia di Taranto, nel suo saluto ha avuto parole di apprezzamento per il progetto della “Stella Maris” per uno Sportello Europeo a Taranto, riconoscendo che già in passato c’erano state iniziative di questo tipo che non avevano portato i risultati sperati.

La ricetta per non ripetere gli errori del passato l’ha suggerita l’architetto Marcello Vuozzo, già nel team comunale per la progettazione di Urban, nel suo intervento: «in primis è necessario formare, mediante fondi europei, una team di giovani professionisti tarantini che dovranno prepararsi anche frequentando le sedi UE a Bruxelles: oltre alla approfondita conoscenza teorica della normativa, infatti, è necessario disporre “punti di riferimento” negli uffici competenti UE,  contatti con i quali bisogna avere una conoscenza personale: uno Sportello Europeo non può solo funzionare con le email!»

Marcello Vuozzo ha poi illustrato le linee generali degli interventi europei che, ispirati ad uno sviluppo intelligente, sostenibile, inclusivo, complessivamente mettono a disposizione 960 miliardi per amministrazioni locali, industrie, associazioni e cittadini.

Un ulteriore dato è emerso nei lavori del convegno, moderati dalla giornalista Nicla Pastore: nel prossimo futuro la UE metterà a disposizione solo per la Puglia cinque miliardi di euro che, grazie al cofinanziamento pubblico, possono diventare dieci miliardi!

L’Assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro, ha invitato tutti ad organizzarsi per riuscire a cogliere questa enorme opportunità, in particolare presentando progetti che, oltre a essere in linea con gli indirizzi UE, siano curati in modo meticoloso anche sotto l’aspetto formale, perché «ormai per fortuna tutto è sottoposto a controlli rigidi: nessuno può permettersi di barare».

«Gli euroscettici – ha concluso Salvatore Negro – hanno torto: l’Europa non è un danno, e il programma 2014-2020 rappresenta l’ultima grande opportunità di sviluppo per la Puglia che dobbiamo saper cogliere appieno».

Addetto stampa

Marco Amatimaggio

viv@voce

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