TORRICELLA. Piscina comunale. “LE RESPONSABILITA’ SONO DELLE GIUNTE FRANZOSO E DE PASCALE”
Il già sindaco Peppo Turco, e la sua giunta, difesi dall’avv. Giuseppe Motolese, sono stati prosciolti anche dalla Corte dei Conti
La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Puglia, con sentenza 476/2015 conferma la legittimità dell’operato dell’allora Sindaco del Comune di Torricella (dott. Giuseppe Turco) e della sua Giunta, allorquando procedette alla revoca dell’affidamento della Piscina Comunale effettuato dalla precedente Giunta (Sindaco Michele Franzoso, con consigliere l’attuale Sindaco Avv. E. De Pascale) in prossimità delle elezioni del 2006 e ritiene il danno addebitale alle Giunte Franzoso e De Pascale.
La vicenda muove dal lontano maggio 2006 allorquando veniva affidata alla ditta Dell’Erba di Martina Franca, la gestione dell’impianto natatorio del Comune di Torricella, inaugurato dall’allora Sindaco Michele Franzoso pur essendo la struttura incompleta e sprovvista persino della agibilità.
Le elezioni cittadine del maggio 2006 videro la vittoria delle coalizione di centro sinistra portando ad un avvicendamento dell’Amministrazione. Al Palazzo Comunale sedette sulla poltrona di Sindaco il dott. Giuseppe Turco (attuale Consigliere Regionale) il quale scopriva un pesante deficit finanziario nelle casse dell’Ente sui quali gravavano pesanti impegni di spesa, alcuni dei quali assunti senza le dovute garanzie di legge. Tra questi vi era il contratto stipulato per la gestione della Piscina il quale, tra le particolarità, prevedeva l’assunzione a carico dell’Ente civico, di tutte le spese di gestione inerente i primi due anni.
Tale forma di contratto, a parere della Giunta Turco, costituisce ancora senza dubbio un “unicum” irripetibile.
Con coraggio e determinazione politica, la neo eletta giunta, constatata l’impossibilità per le casse dell’Ente di fronteggiare alle spese e, la violazione delle procedura, disponeva la revoca dell’affidamento annullando la delibera adottata dai predecessori. Successivamente ripresentava nuovo Bando di gara a diverse condizioni.
In tale modo, scatenava la reazione dell’affidatario Dell’Erba che adiva il Giudice Amministrativo e querelava la Giunta prospettando l’abuso di ufficio in suo danno. Per dovere di completezza occorre riferire come la gestione della piscina, di fatto, non è stata mai iniziata avendo la ditta Dell’Erba rifiutato la consegna dell’impianto, ed inoltre come la stessa non abbia nemmeno partecipato al nuovo bando che non prevedeva a carico del Comune l’accollo delle spese.
Il Consiglio di Stato, nelle sua veste consultiva, dichiarava illegittima la delibera di annullamento dell’Amministrazione Turco limitatamente alla mancata previsione dell’indennizzo a favore della revocanda affidataria, non nel merito della questione. Alcun danno veniva riconosciuto al Dell’Erba che, successivamente, adiva il TAR di Lecce.
Nel frattempo, nel 2011, si giungeva a nuove elezioni che vedevano, sostanzialmente ritornare al potere la vecchia guardia, con l’Avv. E. De Pascale Sindaco e Michele Franzoso assessore.
La denuncia sporta dal Dell’Erba contro Turco ed i suo i–difesi sempre dall’Avv. Motolese – finiva dinanzi al Giudice dell’Udienza preliminare di Taranto, dott.ssa V. Ingenito. Tuttavia il GUP, con rammarico per il denunciante, con sentenza n. 294/2012 del 8/5/2012, verificata l’insussistenza delle violazioni di legge e il perseguimento di un interesse pubblico nella condotta di annullamento del contratto relativo all’affidamento dell’impianto sportivo, dichiarava il non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste”.
Non una semplice assoluzione bensì il riconoscimento della legittimità della condotta posta in essere dagli amministratori per la tutela dell’ente civico.
Medio tempore, il 29/12/2011, la ditta Dell’Erba e la Giunta De Pascale, prima della pubblicazione della sentenza predetta, avevano sottoscritto accordo transattivo in virtù del quale l’Ente torricellese riconosceva al gestore, a titolo di risarcimento dei danni e di indennizzo e spese affrontate, la somma di € 38.000,00 omnia (a fronte di una originaria richiesta di circa € 140.000,00)
Proprio tale esborso richiamava l’attenzione della Procura Regionale della Corte dei Conti che lo considerava quale danno erariale addebitabile alla Giunta Turco per effetto dell’atto di annullamento.
Così dopo il Giudice penale, la questione era affrontata dal Magistrato contabile, chiamato a valutare la corrispondenza dell’operato della Giunta a guida Turco ai profili contabili.
In particolare la Procura inquirente contestava la grave negligenza nell’operazione di annullamento del contratto intervenuto con la ditta Dell’Erba, successivamente sfociato dell’ingiusto danno (i 38.000,00 euro della transazione) subito dal Comune di Torricella al quale andavano rimborsate le somme elargite al Dell’Erba.
In seno al processo il difensore del dott. Giuseppe Turco e degli assessori M. Schifone e G. Latorre, Avv. Giuseppe Motolese, con fermezza rivendicava la correttezza della scelta effettuata dai propri patrocinati, portando all’attenzione della Corte le argomentazioni poi recepite dalla sentenza. Nel confronto dibattimentale la difesa confutava analiticamente l’impianto accusatorio, fallace e poggiato su presupposti in parte inesistenti, offrendo alla Corte la reale successione temporale degli eventi, dei soggetti coinvolti nonchè dei fatti presupposti e successivi a quello esaminato. Veniva così fornita al Giudicante la giusta chiave di lettura dell’intero svolgimento dei fatti, il tutto attraverso accurati e puntuali riscontri alla copiosa documentazione depositata.
In data 12.11.2015 veniva comunicata la sentenza di proscioglimento.
Il provvedimento decisorio emesso dal collegio giudicante, dello stesso segno del Giudice penale, assolve gli imputati da ogni addebito ritenendo il loro operato pienamente lecito, legittimo e corrispondente agli interessi pubblici nobilitandone l’azione amministrativa.
Con iter logico e razionale, con precisi riferimenti ai documenti prodotti ed anche ai giudizi celebrati (amministrativo e penale) la Corte da un lato sancisce, ancora una volta, la giustezza dell’annullamento (revoca) del contratto alla ditta Dell’Erba così scongiurando una grosso danno economico; dall’altro stigmatizza e censura le condotte della Giunte Franzoso (2001/2006) e De Pascale (2011/2016), cui si addebita, il danno erariale.
Le parole utilizzate in sentenza sono perentorie e gravi e con ogni probabilità attireranno l’attenzione di chi di dovere varcando le soglie dell’aula del giudizio celebrato.
Secca la censura sull’accordo transattivo – definito avventato – stipulato dalla Giunta in carica alla luce del quale la ditta Dell’Erba ha incassato, ingiustificatamente, la somma di € 38.000. Fortemente criticato il come con cui si è giunti al predetto importo visto che, “la stima dell’utile previsto da parte della ditta Dell’Erba è disancorato da qualsivoglia attendibile valutazione di carattere economico che raffronti i costi di gestione e i ricavi sperati”. “Anche le spese (danno emergente) di cui l’impresa ha chiesto il risarcimento appaiono ictu oculi palesemente gonfiate”.
Corresponsabile nella causazione del danno l’amministrazione a guida Franzoso, cui si rimprovera la decisione di aver proceduto all’affidamento, “in modo alquanto incauto”, a condizioni assolutamente insopportabili sotto il profilo finanziario per l’ente locale. In un passaggio della sentenza si legge “appare davvero grave la circostanza che sia stata espletata tutta la procedura di gara e si sia arrivati addirittura alla stipula di un contrato di appalto per la gestione della struttura sportiva senza che l’ente locale proprietario avesse in precedenza provveduto ad ottenere l’allacciamento alle reti pubbliche di acquedotto e rete elettrica, con i locali degli impianti tecnologici e dei filtri non pavimentati, in mancanza di alcune macchine (bollitore e scambiatore di calore per l’acqua sanitaria) e finanche in assenza di tutte le autorizzazioni necessarie all’avvio della struttura (cfr. verbale consegna piscina comunale dell’11.7.2006).”
A parere del dott. Giuseppe Turco “la sentenza costituisce la prova dell’incapacità amministrativa delle giunte precedenti e successive alla propria, su cui devono ripercuotersi le conseguenze economiche e politiche. La prima, a guida Franzoso, negligente nella frettolosa gestione dell’impianto sportivo (incompleto, non funzionante e privo dei requisiti di legge) la seconda ed attuale, nell’aver concesso al Dell’Erba somme per la gran parte non spettanti. Il tutto in danno della cittadinanza. Adesso si dovranno assumere le proprie responsabilità ed andare a casa”.