SAVA. Sandro Barletta: una giornata da ricordare!
Oggi, domenica 15 novembre, dopo 7 anni Sandro rivede alcuni luoghi del centro urbano
Grazie alle sorelle e alle altre persone che gli stanno vicino, questa mattina tra mille difficoltà, dopo sette anni chiuso in casa allettato, Sandro ha potuto rivedere i posti che una volta gli erano familiari.
E questo grazie anche all’Associazione SOS Sava, che ha messo a disposizione due unità volontarie per facilitare l’uscita di casa di Sandro, visto che abita al primo piano. E tra l’altro sono rimaste a disposizione per tutto il tempo in cui Sandro è stato “fuori” dalla propria abitazione. Una felicità incontenibile!
Ecco chi è Sandro Barletta: cittadino savese di 42 anni, rimasto per un lungo periodo in coma a causa di un incidente stradale verificatosi nell’anno 2008 uscito dal coma (grazie ai familiari e alle persone che gli sono tuttora vicino) è da sette anni allettato.
Sandro viene nutrito attraverso un sondino, é vigile, e riesce a farsi capire attraverso il movimento dei piedi che lui batte alla lettera dell’alfabeto pronunciata dall’interlocutore sino a comporre una frase.
A parte le difficoltà incontrate in alcune aree del centro urbano dove questa mattina al posto dei passaggi riservati ai “diversamente abili” e sulle strisce pedonali vi erano parcheggiate delle auto. Ma tutto questo testimoniato dalle immagini impietose delle difficoltà che una famiglia incontra nel momento in cui decide che il “recluso in casa” possa avere almeno qualche ora di “libertà”.
Un invito particolare viene rivolto ai suoi amici: andate a trovarlo. Ha bisogno di sentirsi vivo e non dimenticato.
Mimmo Carrieri