TORRICELLA. Salvatore Lacaita, Comandante della Polizia Municipale, rinviato a giudizio per omissione di atti in ufficio (art. 328 cp)

TORRICELLA. Salvatore Lacaita, Comandante della Polizia Municipale, rinviato a giudizio per omissione di atti in ufficio (art. 328 cp)

Dispositivo dell’art. 328 Codice Penale: “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni”

Il provvedimento di rinvio a giudizio é stato deciso dal G.U.P.  Dr. Martino ROSATI nell’udienza preliminare del 17 c.m., a seguito di un mio Esposto/Denuncia presentato nella  mia veste di responsabile provinciale  del settore Ambiente ed Ecologia dell’Associazione CPA,  alla Procura della Repubblica di Taranto per tramite il Nucleo Mobile della Tenenza della Guardia di Finanza di Manduria.

Protagonista forse involontario  di questa triste vicenda, che seguo da anni, é un uomo di 64 anni, nato a Desio (MI) da genitori savesi per il quale,nonostante le evidenti condizioni disumane di vita, le autorità locali e i servizi sociali in particolare, non hanno mostrato alcun interesse per aiutarlo.

Vittorio Galeone da circa 25 anni vive o meglio sopravvive insieme ai suoi tanti cani randagi che raccoglie per strada, con un’assegno mensile di invalidità di circa 290,00 euro,occupando un fabbricato fatiscente di Torre Ovo, Marina di Torricella,del quale é proprietario di 1/5.

Nell’agosto del 2013 , denunciavo alle autorità locali (sindaco di Torricella e P.M. compreso), la presenza di alcuni cani morti e in stato di decomposizione, abbandonati nell’orto  dell’immobile occupato dal Galeone.

Dal sopralluogo congiunto, Carabinieri e Polizia Municipale del Comune di Torricella e dal Personale Tecnico Sanitario del Dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL di Manduria, oltre ai cani (vivi e morti) veniva accertata anche una grave situazione ambientale ed igienico sanitaria derivante non solo dalla sporcizia diffusa all’interno e all’esterno dell’immobile privo di porte e infissi interni ed esterni, ma anche a causa della mancanza di impianti elettrici, idrici e fognanti e di servizi igienici.

Nella circostanza l’ASL/TA Dipartimento di Prevenzione di Manduria, “al fine di evitare ulteriori inconvenienti all’igiene pubblica e all’ambiente” con propria nota invitava il Sindaco Emidio De Pascale, ad emettere certificazione di inabitabilità del fabbricato, ordinanza di sgombero ecc.. 

In data 24 agosto 2013 il Sindaco emetteva l’ Ordinanza n. 24  ordinando “LO SGOMBERO IMMEDDIATO PER TOTALE INABITABILITA’ del fabbricato e la successiva chiusura dello stesso con conseguente addebito  delle spese da sostenersi,

“AUTORIZZANDO SIN DA ORA IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO COMANDANTE DI P.M. CHE PROCEDERA’ A TANTO PREVIA INDIVIDUAZIONE DI UNA DITTA SPECIALIZZATA”.

Trascorso circa un anno, constatato il persistere della situazione di degrado ambientale ed igienico sanitario in cui era costretto a “sopravvivere” il Galeone senza che nessuno nonostante l’Ordinanza (tranne un parente dell’indigente che aveva bonificato l’area) fosse intervenuto per trovare una migliore sistemazione all’occupante l’immobile, in data 13 maggio 2014 presentavo Esposto/Denuncia alla Procura della Repubblica di Taranto e a conclusione  delle indagini affidate alla Guardia di Finanza di Manduria,  il P.M. Enrico BRUSCHI Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, chiedeva al Giudice per l’udienza preliminare il rinvio a giudizio del Comandante della P.M. Capitano Salvatore LACAITA.

Rinvio a giudizio che é stato confermato dal G.U.P. Dr. Martino Rosati nell’udienza preliminare del 17 c.m. fissando il processo per il giorno 5 febbraio 2016 (Aula Alessandrini).

Il Comandante Salvatore LACAITA é difeso dall’Avv. Gioacchino Argentino mentre le parti offese citate sono CARRIERI Cosimo e il Sindaco pro tempore del Comune di Torricella. Nella richiesta di rinvio a giudizio del P.M. Dr. Bruschi tra l’altro si legge:

“Lacaita Salvatore (difeso dall’Avv. Gioacchino Argentino del Foro di Taranto) IMPUTATO del delitto di cui all’art. 328 comma 1 c.p.

poichè, nella sua qualità di comandante della polizia municipale del Comune di Torricella, sebbene con ordinanza del Sindaco del Comune di Torricella del 24,08.2013 fosse disposto lo sgombero immediato dell’immobile posto in Torricella in  località balneare Torre Ovo, alla via Delle Foche n. 9, la rimozione dei rifiuti e la chiusura dell’immobile per motivi di tutela dell’igiene e sanità pubblica e della privata e pubblica incolumità, entro giorni 15 ecc. ecc. OMETTEVA DI PROVVEDERVI.

Da qui il rinvio a giudizio. 

Mimmo CARRIERI 

 

viv@voce

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