SAVA. Revoca contrattuale immediata al gestore dei tributi. Il contratto con la Cerin a 20 giorni dalla scadenza naturale!
Un’altra impennata dell’amministrazione IAIA a voler giustificare gli innumerevoli errori nelle cartelle dei tributi?
Con determina numero 39 del 4 dicembre 2015 il Comune di Sava porta alla risoluzione immediata del contratto stipulato con la Cerin per mancato adempimento contrattuale. Sembra strano che un contratto, a 20 giorni dalla sua naturale scadenza debba essere revocato immediatamente.
Che cosa è successo? Cosa ha spinto l’amministrazione IAIA a prendere questa “strana” decisione quando, a voler guardare il calendario, la fine del rapporto con il gestore privato della riscossione dei tributi savesi, la CERIN, sta arrivando alla fine?
Sembra strano. Anzi, è tutto strano. In questi mesi abbiamo assistito a “balletti” particolari: richieste di pagamento di tributi, in moltissimi casi già pagati, da effettuare. Spesse volte molti contribuenti avevano già pagato il tributo richiesto all’ex gestore, Soget, e ultimamente gli veniva intimato l’ennesimo pagamento dal nuovo gestore con la mora.
Quando sarebbe bastato, come logica richiede in questi casi, l’acquisizione dei dati in possesso del Comune. Ma il Comune i dati, dei pagamenti effettuati, li aveva mandati o no? Chi ha sbagliato qui?
“Andate al Comune a reclamare, in quanto i dati ce li danno loro”, veniva detto dalla Cerin. “Andate alla Cerin, a reclamare”, dicevano a loro volta al Comune! E questo su e giù ha fatto imbestialire, non pochi, contribuenti.
Quindi, il colpevole chi era? Insomma, tutto un ambaradan che avrebbe richiesto come minimo un forte impegno amministrativo alla risoluzione del problema. Invece no. Tutto questo non c’è stato.
Anzi, la latitanza amministrativa era ben evidente, quasi a voler ignorare il problema che avvertiva, fortemente, il contribuente savese.
Da domani troveremo gli uffici della Cerin chiusi. Con le cartelle che svolazzeranno davanti all’ufficio tributi del nostro Comune.
E tra l’altro, particolare di non poco conto, chi si occuperà della riscossione dei tributi minori, quali affissioni, pubblicità e pagamento del suolo pubblico?
Queste tre voci portano alle casse comunali quasi 100 mila euro all’anno.
Molto probabilmente assisteremo ad un altro copione, non nuovo.
Quello dell’incapacità amministrativa!
Giovanni Caforio