SAVA. Quei 700 mila euro del Comune anticipati alla Ditta esecutrice dei lavori al plesso scolastico “C. Gigante”. Sarà la spada di Damocle per l’amministrazione IAIA?

SAVA. Quei 700 mila euro del Comune anticipati alla Ditta esecutrice dei lavori al plesso scolastico “C. Gigante”. Sarà la spada di Damocle per l’amministrazione IAIA?

I dubbi sollevati dall’azzurro Arturo De Cataldo nell’ultimo Consiglio comunale

Andiamo all’interrogazione del Capogruppo di FI il quale chiedeva lumi sul mancato arrivo, ai giorni nostri, del contributo regionale di 700 mila euro e a questa interpellanza rispondeva direttamente il direttore responsabile dei Servizi finanziari, Vincenzo Colucci: “Per quanto riguarda la vicenda Gigante, il contributo sembra salvo. Se non dovesse essere salvo tutta la procedura cadrebbe. Vado per assurdo, nell’ipotesi in cui fosse revocato, costituirebbe un mega debito fuori bilancio. Cioè un affidamento senza nessuna copertura finanziaria!”

Fin qui, per dirla breve, ai giorni nostri il Comune ha anticipato i 700 mila euro dalle sue casse. Una piccola ricostruzione dei fatti. Fu nella passata amministrazione, quella Maggi per intenderci, che fu preparata la progettazione e ottenuto il finanziamento europeo sulla coibentazione delle Scuole d’obbligo savesi.

Quindi il sindaco pro tempore IAIA trovò già il classico piatto bello e pronto. Mancava solo, per dire, mettersi a tavola e mangiare in quanto la così detta fatica era stata espletata da chi stava prima di lui. Quindi i lavori effettuati al “Gigante” sono costati, al momento è il nostro Ente comunale che ha pagato, ben 850 mila euro.

Da questa somma bisogna detrarre i 150 mila di prestito ottenuto dal Comune per il completamento del progetto, o meglio dire dell’opera. I tempi di rispetto, secondo le normative europee e regionali erano stati fissati al 31.12.2014. O meglio, espletare la gara d’appalto entro quella data. Pena, l’ipotetica decadenza del finanziamento stesso. Ovvero, addio ai 700 mila euro. Andiamo alle date, del nostro Comune, che pare non sono state rispettate.

Nella prima metà di gennaio 2015 è stata espletata la gara d’appalto, quindi presumibilmente fuori i termini stabiliti e nel successivo marzo fatta l’aggiudicazione della stessa. Su queste date, pare, che si gioca il tutto. Se la Regione, a quel che sembra, nel suo carteggio non ha dato l’ok per i soldi, finora, una ragione ci deve pur essere.

E se ragione ci deve pure essere forse questa è legata al mancato rispetto delle date. IAIA dice nel Consiglio comunale che la data di scadenza non veniva menzionata ma, ci sorge un dubbio legittimo: come mai la Regione ai giorni nostri, nonostante sono passati ben 4 mesi, non ha mandato i soldi al Comune di Sava?

Eppure questi sono soldi europei, ovvero dicasi soldi già stanziati. Per dirla grossa, soldi già sul tavolo pronti per essere usati per l’occasione. Strano, molto strano. E se dovesse, per davvero, la Regione non mandare più quei soldi, sempre in virtù della ipotetica scadenza non rispettata, quei 700 mila euro farebbero parte di un grosso debito fuori bilancio.

Il quale debito dovrà essere, per forza, ripianato dal contribuente. Per non parlare poi la chiamata in causa della Procura Generale della Corte dei Conti di Bari sull’ipotetico danno all’Ente comunale.

L’amministrazione IAIA preghi Dio, se ci crede, ma se dovesse succedere l’inverosimile forse è meglio rileggere le parole di Colucci in apertura di articolo!

Giovanni Caforio 

viv@voce

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