TARANTO. Ilva, l’inquinamento fa discutere: “Picchi abnormi, per i bimbi di Taranto è come fumare”
La denuncia di Peacelink: “Abbiamo registrato valori di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici) cancerogeni che hanno oscillato attorno ai 200 nanogrammi a metro cubo”
“A Taranto stamattina fra le ore 7.30 e le ore 8 abbiamo registrato valori di Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici) cancerogeni che hanno oscillato attorno ai 200 nanogrammi a metro cubo. Dopo le ore 8 sono stati registrati picchi abnormi che sono giunti a 450 nanogrammi a metro cubo.
La media degli Ipa nel quartiere Tamburi di Taranto fra il maggio 2009 e il maggio 2010, registrata dall’Arpa Puglia, è stata di 20 nanogrammi a metro cubo”. È quanto denuncia in una nota Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, precisando che “con la stessa strumentazione dell’Arpa, stamattina abbiamo misurato picchi anche 22 volte superiori”.
“Pur non avendo intenzione di scambiare i picchi con le medie – continua – vogliamo tuttavia osservare che migliaia di bambini a Taranto è come se avessero fumato durante quei picchi, loro malgrado”.
Marescotti ricorda che “il rapporto Arpa del 4 giugno 2010 stimava che il 99% degli Ipa sarebbe emesso dall’Ilva e meno dell’1% dal traffico veicolare. Oggi si prevede calma di vento ed è prevedibile che gli Ipa cancerogeni ristagnino sulla città. Ma nessuna comunicazione è stata data dal sindaco di Taranto ai cittadini”.
Peacelink ha chiesto “urgentemente all’Arpa – annuncia Marescotti – di poter comparare i propri dati con quelli delle centraline dislocate nella città per un’opportuna verifica delle misurazioni effettuate”.
FONTE
today.it