SAVA. Si rivolge al Comune per chiedere aiuto e il Comune risponde: “Cambi paese”

SAVA. Si rivolge al Comune per chiedere aiuto e il Comune risponde: “Cambi paese”

Santino Cordasco è ancora per strada. Svanite le promesse del sindaco. «Il mio Natale non sarà come il vostro»

Nessun albero di Natale. Nessun profumo di festa. Nessun presepe o luminaria da esporre dal balcone di casa. Nessuna stufa, caminetto o termosifone a riscaldarlo dal freddo di questo inverno. Tutto questo perché Santino Cordasco una casa non ce l’ha. Abbiamo già raccontato la sua storia su queste colonne, e concludemmo il racconto con un filo di speranza.

La speranza che Santino nutriva nella promessa fattagli – come lo stesso ci ha raccontato – dal sindaco di Sava Dario IAIA, ovvero quella di una sistemazione, che comprendeva un alloggio e un lavoro, quel lavoro che Santino non ha più dal maggio del 2015, e che lo ha portato a vivere nella sua auto, l’unico punto di riferimento che gli resta.

Noi raccontammo di Santino nel mese di ottobre, raggiungendolo a Sava e ripercorrendo con lui la sua storia. Ma bastava guardarlo negli occhi, per comprendere la sofferenza di un uomo solo, abbandonato dalle istituzioni, impotente nei confronti della sua famiglia alla quale non riesce a garantire nulla, perché nulla possiede.

Avevamo già annunciato di tornare ad approfondire la sua storia, e lo facciamo proprio in seguito all’ennesimo Esposto che Santino Cordasco ha presentato alle autorità, affinché possa essere trovata una soluzione alla sua situazione.

Non si arrende, non si abbatte e continua a lottare. E forse questo lo contraddistingue, considerati i fatti di cronaca che hanno visto padri di famiglia disperati che sono arrivati a compiere gesti estremi mettendo fine alla propria vita. «Il mio Natale non sarà come il vostro» ci dice Santino.

Per lui il Natale sarà forse guardare dal finestrino dell’auto in cui dorme, la gioia di altre famiglie, le luminarie per strada. Profumi di pietanze che forse non potrà mai assaggiare.

Per lui il Natale sarà vedere funzionari del comune chiudere il proprio ufficio per tornare a casa dalla famiglia. Quegli stessi funzionari – come si legge nel nuovo esposto di Cordasco – ai quali lo stesso si è rivolto per chiedere aiuto, e che gli avrebbero risposto «Cambi paese».

Si tratta, stando a quanto Cordasco scrive nel suo esposto, della responsabile del servizio sociale. Cambiare paese dunque, sarebbe la soluzione al problema di un uomo costretto a vivere per strada, e al quale il comune di Sava non riesce a trovare un alloggio in quanto quelli in possesso dell’ente, sarebbero stati tutti venduti tempo fa.

Su questa questione Cordasco vuole chiarezza, e presenta un esposto ai militari della Stazione di Sava, chiedendo di verificare la modalità di vendita degli immobili. Cordasco scrive anche che si rivolgerà al Presidente della Repubblica Mattarella e al Ministro delle Politiche Sociali.

Attualmente Santino, sosta con la sua auto, una vecchia Seat, proprio davanti ai servizi sociali, gli stessi che dovrebbero avere a cuore la situazione dei cittadini, e cercare soluzioni, differenti dal consigliare di “cambiare paese”.

Allora ci chiediamo, quali sono le priorità di un’amministrazione comunale se non il benessere dei propri cittadini? Perché le promesse che il sindaco Iaia avrebbe fatto a Santino Cordasco (raccontateci dallo stesso Santino, contentissimo per quanto gli disse il sindaco) sono svanite nel nulla?

Si parlava di una masseria, nella quale Cordasco avrebbe potuto vivere e lavorare.

Dov’è finita quella voglia di risolvere il problema e l’interesse del primo cittadino? E ancora, quante altre storie come quella di Santino esistono? Quanti casi disperati esistono nel silenzio delle istituzioni locali e nazionali?

Quante altre storie dovremo denunciare ancora? Ma soprattutto, dovremmo tutti riflettere sul fatto – soprattutto chi di fronte a questa situazione tace o dispensa consigli – che questo Natale, qualcuno lo trascorrerà al gelo, in un’automobile.

Solo.

Senza nulla, se non quella dignità, che nonostante tutto, Santino cerca di non farsi portare via da quello che è il male del secolo: l’indifferenza.

Elena Ricci

Puglia press

 

viv@voce

Lascia un commento