Viv@voce. Dalle IENE a STRISCIA LA NOTIZIA. Nessuna paura di informare. Nessuna!

Viv@voce. Dalle IENE a STRISCIA LA NOTIZIA. Nessuna paura di informare. Nessuna!

Oggi è stato a Sava Pinuccio del blasonato programma di Antonio Ricci.  Per chi ha la memoria corta …

“Dovreste vergognarvi a portare il caso Cordasco alla ribalta nazionale”. Esordisce così un giovane pivello amministratore chiamato il giorno prima della venuta di Striscia nel nostro paese.

Pinuccio mi aveva indicato di avvisare il sindaco IAIA, l’assessore ai Servizi sociali savesi e i parenti di Santino Cordasco in quanto voleva dare uno sguardo panoramico al perchè della nascita di questo caso che, per certi versi, rappresenta una singolarità nel nostro paese.

Ovvero, un savese che dorme in auto da tre mesi, e per giunta di fronte agli uffici dei servizi sociali. Paese il nostro che certamente non vive la drammaticità dell’emarginazione simile a quella di un hinterland. Ma andiamo alla ragione di questo scritto. In questi passati anni di vita del nostro giornale, per l’esattezza andiamo verso il tredicesimo anno, non abbiamo mai abbassato la testa a nessuno. Nessun yes man. Assolutamente.

Abbiamo fatto sempre ciò che abbiamo creduto. Soprattutto difendendo l’autonomia di Viv@voce che, piccola freccia nel suo arco, forse è stato l’unico giornale d’Italia a rifiutare un contributo mensile negli anni passati. Ma alcuni, e farebbero bene a rispolverare la memoria e senza fare gli struzzi, devono ben sapere alcune cose.

Nel 2009 la venuta delle IENE portò alla ribalta nazionale la drammaticità di un paese di 17 mila abitanti senza il servizio pubblico della fogna.

Da qui, permettetemi questo, partì l’interessamento dell’allora governatore Vendola sul caso savese. Furono ben 6 milioni e mezzo di telespettatori, su Italia1, che vennero a conoscenza dell’esistenza di questa atavico problema savese.

Allora, nel 2009, chi stava all’opposizione elogiava il lavoro di informazione di questo giornale. Naturalmente Viv@voce veniva screditato da chi amministrava allora, in quanto quest’ultimo veniva chiamato sul banco degli imputati. Nel cambio di guardia amministrativo, cioè chi ieri era all’opposizione e oggi è alla guida del nostro Palazzo municipale, fa le stesse cose, contro questo giornale, dei predecessori. Anzi, peggio.

Addirittura le carte da bollo si riempiono con una certa solerzia e rapidità, con accuse infamanti pesantissime (istigazione a delinquere e stalking, ndr) le quali sono cadute ad una ad una nella fase istruttoria.

Oggi registriamo la venuta di Striscia la notizia. Non abbiamo bisogno di quei classici 5 minuti di gloria che qualche scriteriato vuole addossarci. Non ce ne facciamo nulla.

Quello che cerchiamo, e che tra l’altro abbiamo sempre cercato, è la risoluzione delle tematiche che attanagliano questo paese. E se c’è qualche risultato siamo fieri, ma non per noi ma per il paese. Se siamo diventati una speranza per tutti, è bello. Ciò significa che il savese si fida di noi.

A differenza di chi ha garantito la fiducia e che, di seguito, l’ha bruciata sull’altare dell’indifferenza.

Giovanni Caforio




viv@voce

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