A Taranto nuove piste ciclabili a costo zero utilizzando le corsie riservate agli autobus
Nota stampa dell’associazione MADE IN TARANTO™
Fare di necessità virtù. Dovrebbe essere questo il nuovo spirito del fare nell’era dello smog e della generazione green. Pensare in grande e, nello stesso tempo, in piccolo. E veloce.
Abbiamo bisogno di ridurre pesantemente l’uso delle auto in città sia per non ammorbare l’aria con altro inquinamento (caso mai quello prodotto da Eni e Ilva e Cementir non fosse già abbastanza) sia per evitare risolvere in parte il problema parcheggi.
E poi, diciamocela tutta: usare le bici al posto dell’auto ci aiuta a tornare in forma dopo un mese a base di cenoni.
Scherzi a parte, sarebbero tantissimi i vantaggi di usare la bici al posto dell’auto. Non dovremmo neanche più pagare i parcheggiatori abusivi o rischiare incidenti, multe, parcheggi, stress da traffico e tanto altro.
Ma come si fa ad usare la bici in una città come Taranto dove le uniche piste ciclabili sono quelle della Di Bello e di Stefàno in viale M. Grecia?
E’ semplicissimo: è sufficiente rendere le corsie degli autobus ad uso promiscuo, cioè utilizzandole anche per le biciclette.
In tutta Italia, ci sono già altre città che hanno adottato questa strategia. Un esempio per tutti è quello di Catania, città siciliana molto a simile a Taranto.
All’interno dell’area urbana le corsie riservate ai mezzi pubblici possono, sotto certe condizioni, essere usate come percorsi ciclabili. il Codice della Strada consente di stabilire caso per caso i veicoli ammessi alla circolazione in una corsia riservata (art.3 CdS). Tale possibilità inoltre evita ogni obbligo di separare l’eventuale corsia ciclabile da quella del bus.
Ora, la parola ai tecnici.
associazione MADE IN TARANTO™
Cell 393 2895303