TARANTO. La Regina Taitù, la rivisitazione di una fiaba popolare della tradizione pugliese
Domenica 10 gennaio, alle ore 18 al TaTÀ
Tanto bella quanto vanitosa. Per “favole&TAmburi”, la rassegna per famiglie, domenica 10 gennaio 2016, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena “La Regina Taitù”, testo e regia Vito Signorile, con Betty Lusito, Enzo Sarcina, Michele Stella, Enzo Vacca, musiche originali Davide Ceddia, impianto scenico Michele Iannone, produzione Teatri di Bari. Biglietto unico 6 euro. Info: 099.4707948.
Principessa bellissima e inavvicinabile, Taitù non si decide a sposarsi e nonostante il gran desiderio di suo padre, il Re Capafresca, di avere finalmente dei nipotini, continua a rifiutare la corte di tutti i pretendenti che le si avvicinano.
Fino a quando il principe Capacalda escogiterà un tranello per passare proprio con lei una notte nel castello. Da questa avventura e dalle peripezie che ne seguiranno, Taitù conoscerà finalmente la vera felicità, imparerà a essere più umile e, cosa che non guasta, a non farsi sottomettere. Dal racconto popolare fino alla “Bisbetica domata” di Shakespeare, una storia d’amore, tranelli, segreti e, manco a dirlo, lieto fine.
Lo spettacolo è la rivisitazione di una fiaba interpretata per la prima volta da Vito Signorile quando, nel 1980, il Dipartimento Scuola Educazione della Rai lanciò un programma di recupero di fiabe, favole e racconti della tradizione popolare italiana. Per la Puglia, Signorile propose e realizzò cinque fiabe pugliesi: “La Regina Taitù”, “L’orco e lo sciocco”, “Scarpagrossa”, “Le sette colombe” e “Scortica Scortica”.
Mezzo secolo di teatro, musica, arte vissuti caparbiamente nella sua città, Bari, delle cui tradizioni e della cui cultura Vito Signorile è custode e cantore. Ma il nome di Vito Signorile è legato indissolubilmente al Gruppo Abeliano, da lui fondato nel 1969 insieme ad alcuni amici e colleghi, e divenuto negli anni uno dei punti di riferimento per la maggior parte dei teatranti regionali.
Oggi, è protagonista di una nuova sfida, quella del Consorzio Teatri di Bari, di cui Signorile è direttore artistico: una realtà culturale creata assieme al Teatro Kismet OperA, fortemente voluta dal Comune di Bari e riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Teatro di rilevante interesse culturale, unico nel meridione.