SAVA. Lo IAIA, di nome Dario, che puntualizza sul nostro articolo di stamane

SAVA. Lo IAIA, di nome Dario, che puntualizza sul nostro articolo di stamane

Si vede proprio che il sindaco pro tempore savese fa lo struzzo. Si vede. Eccome!

Stamane erano poco più delle 6.30 quando ho  pubblicato sul nostro giornale l’articolo “SAVA. Bocciata dall’amministrazione IAIA la richiesta di una Commissione di indagine sull’interruzione del rapporto con la CERIN, agente riscossore dei tributi comunali” cercando di dare maggiori delucidazioni sul Consiglio comunale svoltosi ieri sera nel nostro Palazzo municipale.

In questo articolo chiamavo direttamente in campo il “collegio revisori”, ovvero coloro che per quasi 4 anni, dico 4 anni, hanno “assistito” l’amministrazione IAIA in tema di conti e di tributi comunali. Dopo meno di mezzora dalla pubblicazione un lettore mi manda lo screen dello IAIA in risposta al mio articolo. Testualmente il suo post su facebook dice: “Qualcuno informi il Caforio di Viv@voce che il collegio dei revisori è stato rinnovato diversi mesi fa e che gli attuali revisori sono stati sorteggiati dalla Prefettura di Taranto e non nominati dalla maggioranza come scrive, errando, nella propria lucida analisi politica. Per cortesia, prima informatevi (almeno sommariamente) e poi scrivete”.

Di buona levata il primo cittadino savese cosa fa? Apre facebook e guarda il nostro giornale. Che … piacere! E legge le analisi del nostro giornale sulla questione “Cerin”. Questione non seria. Ma serissima. Andiamo un pò alla volta. Mi accusa, eh già qua non è più sul diplomatico (giornale) ma è sul personale (il Caforio, ndr), di informarmi meglio in quanto la nomina dei sindaci revisori è fatta dalla Prefettura alcuni mesi fa e che non sono stati nominati dalla maggioranza. Dobbiamo credergli? Affatto.

Ecco le ragioni, di fatto, di queste ultime nomine effettuate sì dalla Prefettura ma da solo due mesi a questa parte. IAIA? Da soli due mesi sono stati nominati e non da “diversi mesi”! Pertanto, non faccia lo struzzo, i tre revisori in carica, fino a due mesi fa sono stati espressione assoluta della sua maggioranza. E parliamo di quasi 4 anni! Ieri, nella seduta istituzionale, il nostro giornale lamentava l’assenza dei tre revisori, pagati sì dal Comune per quasi 4 anni e quindi retribuiti per controllare anche l’operato dell’agente riscossore! O meglio, il rapporto Comune-Cerin.

E allora che centrano le tre fresche nomine dei revisori, ripeto fatte due mesi fa dalla Prefettura, con tutta la faccenda Cerin? Nulla di nulla. Infatti, e qui lo IAIA non deve fare l’indiano o lo struzzo.

Il nostro giornale diceva testualmente questo: “Per la cronaca, ricordiamo ai nostri lettori, che i tre revisori sono stati nominati unilateralmente dalla maggioranza, o meglio espressione numerica consiliare. E quindi possiamo dire francamente, in barba alla democrazia rappresentativa, che i controllati hanno nominato i controllori”.

E questo operato di questi ultimi, caro lo IAIA, è stato effettuato, presso la nostra Casa comunale per quasi 46 mesi!

E quindi, in virtù di un rapporto economico con il nostro Ente la domanda è questa: “Hanno vigilato correttamente in tutti questi 4 anni sul rapporto Comune- Cerin?” Bene, se hanno vigilato correttamente su ciò perché non sono venuti in Consiglio ieri sera, visto che l’oggetto era uno solo, e sottoporsi alle domande dell’opposizione?

E’ inutile IAIA, che all’anagrafe fa di nome Dario, instauri una polemica sterile contro questo giornale. Anzi, pardon con il Caforio!

Lei ieri avrebbe dovuto far scendere in campo, istituzionale, anche Vincenzo Colucci dirigente dell’Ufficio Finanze. E, guarda caso, il Colucci era anche assente!

La democrazia, IAIA, è una gran bella cosa. Fa parlare le maggioranze e le minoranze. In un contesto allargato, specie quando c’è un serio spauracchio di diverse decine di centinaia di migliaia di euro che, pare, mancano all’appello! L’opposizione ieri ha registrato solo una cosa: mancavano gli attori di tutto questo.

E allora, a chi dovevano fare le domande? A Babbo Natale o alla appena andata via Befana?

Sa IAIA, mi viene un dubbio atroce. Ma lei è “innamorato” di me? Spero di no. Sa, non sono il suo tipo. Come lei non è il mio.

Ma ancora un altro dubbio mi assale. Non vorrei che al risveglio sul suo comodino anzi che avere le foto dei suoi pargoletti e della sua gentile signora ha la mia? Se così fosse, posso capire il conflitto che l’assale!

Ah un ultima cosa: forse il Caforio, dico forse, deve imparare meglio a informare. Forse. Ma lei, lo IAIA, in quattro anni non ha ancora imparato ad amministrare …

Giovanni Caforio

viv@voce

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