TARANTO. Conferenza stampa del PD. Il giornalista Luigi Abbate messo alla porta dall’on. Pellilo
L’Ordine dei giornalisti di Puglia e l’Assostampa di Puglia: «Si tratta di un atto grave ed inaccettabile. La libertà di espressione garantita dall’art.21 della Costituzione e il diritto di cronaca e di critica dei giornalisti sono un fondamento della convivenza democratica”
Continua a far discutere quanto successo nella mattina di sabato 16 gennaio 2016 nella sede provinciale del Partito Democratico di Taranto. Al giornalista Luigi Abbate, l’onorevole Michele Pelillo ha negato l’accesso alla conferenza-stampa sui provvedimenti del Governo per Taranto, impedendogli quindi di svolgere la sua attività giornalistica relativa alle trasmissioni “Polifemo” e “Lo sportello del Cittadino”(in onda su “Viva la Puglia Channel”, canale 93 del Digitale Terrestre). L’ordine dei Giornalisti della Puglia ed alcuni rappresentanti politici hanno espresso solidarietà a Luigi Abbate.
“Non sei un giornalista, sei fazioso, vai fuori di qui”. Queste le parole con cui l’onorevole Michele Pelillo si è rivolto ad Luigi Abbate. «L’episodio è davvero raccapricciante, è lesa la libertà di informazione», commenta il collega giornalista che agirà nelle sede giudiziarie competenti. «Come si evince dal video, il Deputato mi ha invitato ad andare via, negando la mia qualifica di giornalista e definendomi fazioso. Calpestati la Democrazia e il Diritto alla Libera Informazione». Alla fine della conferenza «ho poi cercato di intervistare per strada l’Onorevole Pelillo, – spiega Abbate- il quale, come testimoniato dal video, si è rifiutato di rispondere, definendo di scarso rilievo la mia attività giornalistica. Auspico pertanto l’intervento della Segreteria Regionale e Nazionale del Pd, alla luce di questo che è un vero e proprio attentato alla Democrazia».
Libertà di stampa ancora sotto tiro
L’Ordine dei giornalisti di Puglia e l’Assostampa di Puglia stigmatizzano con fermezza il comportamento del deputato Michele Pellillo del Pd. «Si tratta di un atto grave ed inaccettabile. – si legge in una nota- La libertà di espressione garantita dall’art.21 della Costituzione e il diritto di cronaca e di critica dei giornalisti sono un fondamento della convivenza democratica. Al rispetto di questi valori non negoziabili della vita civile sono chiamati innanzitutto quanti ricoprono incarichi pubblici». Nel ribadire il sostegno e la solidarietà al collega Abbate, l’Ordine dei Giornalisti e l’Assostampa di Puglia esprimono «l’auspicio che la stampa e le forze politiche contribuiscano a creare, ognuno per la sua parte, un clima di rispetto reciproco».
La solidarietà delle istituzioni politiche
«Non posso che stigmatizzare il comportamento inqualificabile dell’onorevole Michele Pelillo.- questo il commento del coordinatore regionale di Forza Italia, l’on Luigi Vitali- Ciò senza alcuna ragione, se non quella di essere professionista serio e libero da ogni condizionamento nell’esercizio del suo lavoro. A lui va la nostra solidarietà e al Pd… L’invito a cambiare nome, perché di democratico hanno davvero molto poco».
Per il consigliere regionale Gianni Liviano, si tratta di «un episodio di discriminazione». Poi aggiunge, «impedire ad un giornalista di partecipare ad una conferenza stampa soltanto perché poco gradito é il segnale di come il rapporto tra politica, informazione e città si sia lacerato e il condivisibile richiamo all’unità della città, che da quella conferenza stampa è emerso, non puo non passare dal rispetto delle persone e della libertà. Siamo di fronte – aggiunge Liviano – ad un esasperato individualismo nel centrosinistra locale, ma anche nazionale, che sta, di fatto, negando la coralità della politica. Al Pd ionico, in particolare ad alcuni suoi esponenti non nuovi a simili situazioni, l’invito a recuperare quella coralità nei rapporti con l’informazione e il rispetto per chi la pensa in maniera diversa. Ad Abbate va la mia solidarietà».
FONTE
cronachetarantine.it