SAVA. Affaire Cerin. “Erano ben sette gli attori responsabili del rapporto con l’agente riscossore”
Nota stampa del Consigliere comunale IVANO DECATALDO, SavaInMovimento, che risponde marcatamente alle accuse del primo cittadino savese e ricorda che: “Altro che la tifoseria: chi sta con Cerin e chi sta con Sava”
Corre l’obbligo di fare chiarezza sulla vicenda CERIN (società accertamento tributi), in merito alla nostra richiesta di insediamento di una commissione consigliare di indagine e sulle inesattezze raccontate dal Sindaco IAIA e dai suoi “difensori d’ufficio”.
Il Sindaco IAIA riduce ogni discussione in sterile contrapposizione da tifoseria.
E’ BANALE l’atteggiamento del Sindaco quando semplifica tutto facendo leggere tra le righe che chi non è con lui è contro di lui, dunque, come nel caso specifico, se non attacchiamo solo ed esclusivamente CERIN allora tifiamo CONTRO il Comune di Sava; lascia l’amaro in bocca questo atteggiamento che ricorda la comicità di personaggi televisivi.
Senza seguire la scia e lo stile del primo cittadino savese, mi sforzerò di evidenziare alcune considerazioni mettendo all’attenzione dei lettori alcuni elementi comprovati e che smentiscono alcune dichiarazioni del Sindaco IAIA.
Il Sindaco deve assumersi le responsabilità del suo incarico e deve dire tutta la verità, non quella che a lui conviene, a sostegno della sua tesi.
E’ falso che la nostra commissione di indagine fosse finalizzata a mettere sotto processo il Comune di Sava, che di fatto, concordo col Sindaco, è parte lesa: ma siamo sicuri che CERIN non potesse essere messa “all’angolo” con CONTROLLI SERRATI già da diverso tempo, impedendo accertamenti a pioggia con un mare di errori, atti mai notificati con ruoli iscritti per avvenuta giacenza, o atti di precetto con ingenti spese legali, puntualmente DENUNCIATE dal sottoscritto in Consiglio con interrogazioni scritte e orali, manifesti e volantini, a seguito di innumerevoli segnalazioni da parte dei cittadini? E chi avrebbe potuto e dovuto agire se non i responsabili del Comune di Sava anche su impulso dell’Amministrazione comunale? Non potrebbero anche esserci responsabilità politiche e amministrative? Noi non lo sappiamo attualmente, ma ci piacerebbe saperlo, per tranquillità di tutti.
E’ falso che ci fosse la volontà da parte del Sindaco e dei consiglieri della maggioranza di fare totale chiarezza sulla vicenda, come ha dichiarato in una video intervista, sottolineando che per loro erano disponibili a far insediare una commissione d’indagine sulla CERIN e sull’Amministrazione Comunale.
L’emendamento presentato per conto del Sindaco e della maggioranza (come da allegato al verbale) aveva ad oggetto della commissione “attività di accertamento, riscossione e riversamento dei tributi locali da parte della CERIN srl a partire dalla sottoscrizione del contratto sino alla risoluzione”, e come ambito dell’indagine “operato della società Cerin srl rispetto agli obblighi contrattuali assunti”.
Il Sindaco ha prima dichiarato di voler fare chiarezza e non aver nulla da nascondere, tant’è che ha depositato un esposto alla Guardia di Finanza, omettendo però di specificare che la Magistratura, nel caso limite, verificherà l’esistenza di eventuali reati commessi da Cerin (ad esempio Ipotizzata Appropriazione indebita, ecc), qualora non emergesse nulla di tutto ciò verrebbe tutto archiviato.
Qualcuno informi il Sindaco che lo statuto comunale all’art. 12 e l’art. 14 del regolamento del consiglio prevedono l’insediamento di una Commissione speciale solo per fare chiarezza sull’attività dell’Amministrazione, non è un nostro capriccio! A noi piacerebbe accedere alla documentazione di Cerin per avere un’idea precisa e puntuale della vicenda, ma se neanche il Comune di Sava ne è in possesso: su cosa dovremmo indagare? Dovremmo per caso sostituirci alla Magistratura? Non è tecnicamente possibile fare una cosa simile!
Noi siamo interessati a fare chiarezza verificando dalla A alla Z gli OBBLIGHI degli “attori” coinvolti direttamente alla vicenda: da CERIN ai quattro responsabili del settore Finanziario che hanno gestito i rapporti con il concessionario da fine 2011 all’interruzione del contratto, dagli organi di controllo come la Segretaria Comunale ai Revisori dei Conti interessati alla vicenda, fino ai delegati politici che seguivano da vicino il settore dei tributi e delle finanze.
Il contratto pare non sia stato rispettato, chi doveva controllare probabilmente non lo ha fatto o lo ha fatto solo parzialmente, chi doveva vigilare probabilmente lo ha fatto tardi, chi doveva agire e intervenire probabilmente lo ha fatto fuori tempo massimo (20 giorni prima della scadenza naturale, di certo non limita eventuali danni di circa 4 anni) … ma tutte queste sono solo ipotesi alimentate da grossi dubbi emersi dai verbali, da alcuni documenti, dalla determina di rescissione contrattuale e dal voto contrario del Sindaco IAIA all’insediamento della commissione d’indagine con motivazioni poco convincenti e non in linea con lo statuto comunale e i regolamenti interni.
Noi non abbiamo (già) condannato nessuno e non abbiamo certezze sulla vicenda, tranne che vedere un ufficio tributi trovatosi totalmente impreparato a tale carico di lavoro e che per circa un mese il servizio di riscossione e gestione tributi minori è stato totalmente paralizzato (ad esempio affissione manifesti consegnati e pagati a metà dicembre affissi dopo la prima settimana di gennaio), ed è molto strano anche questa impreparazione, visto che la scadenza 20 giorni dopo non sarebbe stata imprevista, oltre ad una mia interrogazione scritta ed orale, di circa 7 mesi prima, che chiedeva all’Amministrazione come intendesse procedere con la gestione del servizio tributi e tributi minori vista la scadenza del contratto nel corso dell’anno.
È falso che l’internalizzazione dei tributi Tares e Imu fosse avvenuta per iniziativa dell’amministrazione IAIA, così come sbandierano continuamente!
L’vv. IAIA si è solo opposto al ricorso al TAR proposto da Cerin a febbraio 2013, non poteva fare diversamente (lo avrebbe fatto chiunque) anche solo per rafforzare la posizione del Comune nella scelta di riscuotere direttamente i nuovi tributi, scelta comunicata a CERIN con le note datate 14/03/2012 e 16/03/2012 (note richiamate nei documenti del ricorso allegati alla delibera n. 22 del 2013). Il Sindaco si è insediato a giugno 2012 (tre mesi dopo la scelta di internalizzare i nuovi tributi Tares e Imu), al massimo ha avallato parzialmente una scelta già presa precedentemente e anticipata per tempo alla Cerin, specifico “parzialmente” perché uno dei due tributi prevedeva per legge la sola ipotesi di riscossione diretta e con modello F24.
E’ falso che il Sindaco sia da sempre contrario all’esternalizzazione del servizio di riscossione tributi, infatti nella delibera di consiglio n.66 del 2009 con oggetto: “Avvio procedure di evidenza pubblica per affidamento in concessione gestione tributi comunali” il Consigliere di opposizione avv. Dario Iaia non ha detto nulla e si è astenuto nella votazione!
Si può sempre cambiare idea, quando si fa esperienza, nessuno lo vieta, ma apparire come vittime di un sistema e “professorotti” al pari dei medici legali appare poco onesto intellettualmente. E’ facile dare lezioni dopo che il danno è fatto! Ma la domanda è: Si poteva evitare? Si potevano limitare i danni? Si poteva intervenire prima? Ci sono responsabilità amministrative? Ci sono responsabilità politiche? Noi non lo sappiamo, ma sarebbe giusto fare chiarezza da tutti i punti di vista.
E’ falso che Sava sia l’unico Comune che abbia deciso di far versare i tributi accertati sui conti intestati alla società incaricata, potremmo anche non essere d’accordo con questa modalità, ma di fatto non è un reato, considerando inoltre che senza l’autorizzazione del Ministero delle Economie e delle Finanze una società qualsiasi, senza alcuna garanzia, non potrebbe mai diventare soggetto abilitato alla gestione dei tributi per conto di un ente pubblico.
Per gravi condotte e/o azioni illegali e/o lesive dell’interesse pubblico, il Ministero, dopo comprovate motivazioni documentate, potrebbe revocare l’autorizzazione all’agente di riscossione; attualmente CERIN è stata segnalata dal Comune di Sava (a seguito dell’esposto alla GdF) e come appreso in Consiglio, il Ministero ha attualmente inviato a CERIN richiesta di chiarimenti e documentazione.
Il Sindaco, che si dichiara sempre molto attento, avrebbe dovuto sin dal primo giorno del suo insediamento vigilare e far rispettare alla lettera il contratto con CERIN, vista la sua presunta contrarietà alla gestione esterna dei tributi, oltre che della “scellerata scelta di far versare i soldi nelle casse di CERIN”.
Dai verbali del consiglio del 30 dicembre si legge che sono stati approfonditi i dettagli dell’offerta tecnica e del contratto solo negli ultimi mesi, da quella lettura pare abbiano appreso che CERIN avrebbe dovuto fornire accesso ai conti correnti per verificare in tempo reale i versamenti e la disponibilità contabile da confrontare con i rendiconti e i riversamenti. Siamo sicuri che siano state rilevate solo queste inadempienze contrattuali?
Con che modalità sono stati svolti i controlli dal 2012 ad oggi? Qual’è stata la modalità di rendicontazione di CERIN? E la puntualità nei riversamenti? Quali saranno le conseguenze per il Comune e i cittadini a seguito di una rescissione contrattuale anticipata (20 giorni prima della scadenza naturale del contratto)? E l’interruzione temporanea del servizio dei tributi minori, ha prodotto danni economici?
Noi chiediamo ASSOLUTA CHIAREZZA sul comportamento di CERIN, che da quel poco che abbiamo appreso appare non sia stato rispettoso di alcune clausole contrattuali (che verificheremo non appena riusciremo a reperire la documentazione necessaria, già in fase di acquisizione), ma nel momento in cui questa ipotesi dovesse essere confermata, non credete sia d’obbligo per tutti i Consiglieri comunali sapere se il delegato ai Tributi o alle Finanze, o la Segretaria Comunale (responsabile dei controlli interni e responsabile -ad interim- del settore finanze e tributi), o i responsabili del servizio o i revisori, abbiano svolto celermente ed in modo ineccepibile il loro ruolo?
Noi siamo stati tra i primi a contestare le modalità di accertamento a pioggia, lo scarso tempo per ottenere degli incontri e discutere le pratiche da annullare, i tanti errori riportati negli accertamenti, le notifiche semifantasma, gli atti di precetto e chi più ne ha più ne metta: pensate dunque che si possa essere a favore di CERIN? Crediamo sia poco probabile!
Respingiamo al mittente ogni tipo di accusa aleatoria e priva di fondamento, volta solo ad alterare la realtà e a creare tifoserie per tentare di alleggerire la propria posizione, sicuramente non semplice, ma che deve necessariamente assumere l’onere del ruolo istituzionale, non solo gli onori e le passerelle.
Auspichiamo che tutto si risolva con il minimo danno per il Comune di Sava e le sue casse (soldi di noi cittadini), sia ben chiaro, ma non intendiamo per questo fare come gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia.
Se l’Amministrazione IAIA avesse voluto fare chiarezza dimostrando la sua totale estraneità ai fatti, senza strumentalizzare la nostra richiesta, avrebbe potuto votare gli emendamenti proposti dal Consigliere comunale Salvatore De felice (avevano i numeri per farlo, così come li hanno avuti per bocciare la nostra proposta), avrebbero così insediato la “loro” commissione d’indagine, ai fini della “TRASPARENZA IAIA” … saremmo stati davvero curiosi di vedere su quali documenti avrebbero indagato.
Consigliere Comunale IVANO DECATALDO
Coordinamento SavaInMovimento