TORRICELLA. Parte il Progetto “CREA-TIVA-MENTE”

TORRICELLA. Parte il Progetto “CREA-TIVA-MENTE”

Trattamenti riabilitativi nella Residenza Sanitaria Assistita (RSA)

“Fare, creare, sperimentare, manipolare” sono tutte azioni che permettono ai degenti di riscoprire l’interesse per l’ambiente circostante, di aumentare il senso di autoefficacia, di ridurre sentimenti spiacevoli, di allenare e “occupare” la propria mente.

Il progetto “CREA-TIVA-MENTE”, avviato a Gennaio 2016, presso la RSA di Torricella, gestita dalla Cooperativa “Nuova Luce” di Taranto, ha offerto la possibilità a molti “ospiti” affetti da patologie cronico-degenerative e psichiatriche, di svolgere attività creative ad elevato valore terapeutico.

Nell’ambito della terapia occupazionale , sulla base degli interessi manifestati da ciascun “ospite” e valorizzando le loro risorse, si è provveduto ad attivare una serie di laboratori artistici che possano contrastare tutti quegli effetti negativi derivanti dalla presenza di una “disabilità funzionale” e da una conseguente riduzione della propria autonomia.

L’equipè multidisciplinare, composta da eccellenti educatori, una psicologa, un assistente sociale, fisioterapisti, medici e caposala, supportata da “esperti d’arte”, ha promosso l’avvio di interventi che vedono il paziente coinvolto in “attività di cucito, di falegnameria, di cartapesta e di oggettistica”.

Tali attività, oltre ad essere trattamenti riabilitativi ed educativi, finalizzati a promuovere il massimo uso della funzionalità e il mantenimento, il più a lungo possibile, delle capacità residue di ciascun assistito, sono anche da intendersi come strategie non-farmacologiche mirate a ridurre i disturbi della sfera psico-comportamentale, attraverso l’investimento delle energie del paziente in attività significative per se stesso, anziché in comportamenti afinalistici o pericolosi.

Altro fattore, non trascurabile, che ha animato l’intera progettualità è rappresentato dal desiderio dell’equipè di contribuire a rendere la RSA di Torricella un luogo dove i ricoverati possono sentirsi “a casa loro” e non semplicemente dei “residenti” o “utenti di un servizio”.

viv@voce

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