Diritti umani: HRW nel suo rapporto denuncia la crescita dell’islamofobia e le norme che limitano le libertà
La paura svilisce i diritti
Nel suo rapporto annuale pubblicato mercoledì l’ONG “Human Rights Watch” (HRW) sostiene che i diritti umani in Europa nel 2015 sono peggiorati. Secondo l’organizzazione le ragioni principali sono la paura di attentati terroristici e i timori dell’impatto potenziale dell’afflusso di rifugiati.
Inoltre le misure adottate in diversi paesi “inquietano” gli analisti. Dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi, ad esempio, i deputati francesi hanno approvato una legge per prolungare di tre mesi lo stato di emergenza, semplificare le procedure di perquisizione e regolare in maniera più severa le assegnazioni di residenza. Queste norme, secondo HRW, rischiano di limitare la libertà di associazione, espressione e spostamento.
L’organizzazione denucia anche la “spudorata” crescita dell’islamofobia, nel vecchio continente come negli Stati Uniti. “Le preoccupazioni che dipingono i rifugiati come fonte di minaccia terroristica sono una distrazione pericolosa”, ha detto il direttore di HRW Kenneth Roth, “gli assalitori di Parigi sono in maggioranza cittadini belgi e francesi”. Una delle cause principali della radicalizzazione è, secondo lui, l’esclusione sociale nelle periferie delle città.
Preoccupazione in tal senso esprime Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. L’esclusione sociale, la marginalità, la mancata integrazione, la crescente precarietà economica possono costituire il terreno fertile per la manifestazione di comportamenti razzisti e xenofobi, fino a sfociare in vere e proprie forme di guerriglia urbana, come è accaduto a Parigi nel 25 con la rivolta delle banlieus.