SAVA. Consiglio comunale del 5 febbraio. Tiene banco l’affaire Cerin

SAVA. Consiglio comunale del 5 febbraio. Tiene banco l’affaire Cerin

Gli interventi di Ivano Decataldo, di Dario IAIA, di Arturo De Cataldo, quello di Agusto e infine quello di De felice

E’ Ivano Decataldo, Consigliere d’opposizone di SavaInMovimento, ad aprire il dibattito e il tema è quello delle indagini della magistratura barese, sugli arresti degli amministratori della Cerin.

“Apro subito con il tema caldo delle ultime settimane, affaire Cerin, e gli sviluppi delle indagini nei Comuni baresi nel periodo che va dal 2012 al 2013. Alcune dichiarazioni del sindaco evidenziavano il comportamento corretto della sua amministrazione nell’affrontare l’oggetto” ma “la Commissione d’indagine è stata respinta dalla maggioranza e tutt’oggi si continua a fare vittimismo e speculazione su questo tema Cerin”.

Quanto all’opposizione, “siamo stati sempre disponibili a verificare il rapporto Comune-Cerin” e cita le affermazioni del procuratore di Bari, vera e propria tirata d’orecchi verso gli Enti pubblici: “Le attività preventive attengono alla politica ed è per questo che le indagini proseguono per verificare anomalie e perplessità sulle forme di controllo esercitate dagli uffici comunali”.

Ma Ivano Decataldo va oltre. “Le carte ci arrivano con il contagocce. La lettera della Cerin non ci viene mai consegnata, ma evidentemente il sindaco e la segretaria erano al corrente. Nonostante le contestazione del 2103 non si capisce nulla altro. C’erano le condizioni della rescissione contrattuale.

In più occasioni abbiamo chiesto in Consiglio comunale di intervenire. Mancata rendicontazione, plance pubblicitarie fatiscenti, addirittura staccate dalla propria sede. Eppure c’erano tutte le condizioni per interrompere il contratto. E’ inspiegabile che la rescissione viene fatta a 20 giorni dalla scadenza contrattuale”.

Dario IAIA. “Non mi sono vantato di nulla. Ho solo comunicato alcune vicende. Ho denunciato alla Gdf. Nel 2013 ci sono state delle contestazioni, ci sono stati anche degli incontri con i rappresentanti di Cerin, e quelle contestazioni sono rientrate in quanto ci è stato dato quanto spettava al Comune.

Io voglio ricordare un altro aspetto: non capisco tutto l’accanimento contro l’amministrazione. Le colpe non sono del sindaco e del direttore di ragioneria ma credo che siano di Cerin”.

Arturo De Cataldo, capogruppo di FI, incalza con la domanda più pertinente, ovvero la mancanza di denaro nelle casse comunali. “Siamo in condizione di sapere quanti sono i soldi che mancano?”

Dario IAIA. “Non siamo in grado di dare il totale. Quello che al momento possiamo dire è che allo sportello mancano 120 mila euro per le piccole imposte”. E su piccole imposte va letto che riguardano esclusivamente il suolo pubblico e la tassa sulla pubblicità. Ma manca la voce più grossa: i tributi che riguardano IMU, Tarsu.

Arturo De Cataldo: “Sono molte le perplessità sul non sapere le somme che mancano”.

IAIA. “Se il problema Cerin dovesse riguardare Sava sarebbe solo un conto. Ma sono molti altri Comuni che con questo problema, “peculato”, dimostrano che c’era una condotta o un azione su cui stanno indagando le Procure. E’ tutto da vedere. E’ tutto da accertare”.

Ivano Decataldo. “Non sono due o tre note di contestazione ma sono circa una dozzina: e tutte parlano di addebito, contestazioni, avvio procedimenti, intimazione riversamento somme, cioè ripetute richieste a Cerin per ciò che riguardava”.

Il sindaco pro tempore afferma che “Cerin attraverso i suoi legali non ha voluto fornire le sue credenziali di accesso”.

Ivano Decataldo. “La lettera di Cerin dice che “in passato il Comune non ha mai contestato le credenziali di accesso come da contratto”. In che modo gli uffici hanno constatato questo? In genere le rendicontazioni sono state di circa 30 giorni quando il contratto parlava di 10 giorni. E addirittura Cerin diceva, nell’offerta, che sarebbe stata disponibile  a fare la rendicontazione ogni sette giorni. Questa è una delle tante anomalie”.

Dario IAIA. “Nessun inadempimento è stato mai messo in atto e i ritardi sono stati determinati da fattori esterni alla società il 22 dicembre 2015”.

Salvatore De felice, Consigliere di maggioranza. “La politica è un teatro straordinario che si lasciano intendere le cose che non si vogliono dire. Compresa l’arte della propaganda. Le notizie odierne non riguardano Sava. E’ solo una coincidenza soggettiva. Ritengo che nel Consiglio comunale quello che si è discusso era solo la volontà di portare chiarezza. L’accordo non è stato raggiunto per ragioni che ritengo solo lessicali.

Vista la fase che stiamo affrontando è quella delle verifiche: verifiche degli uffici, della Gdf e della Procura. Non voglio parlare di cifre ma queste saranno il risultato della semplice lettura degli estratti conto e verrà soddisfatto il nostro desiderio di noi che stiamo in maggioranza.

Noi abbiamo detto di verificare la carte ma non era detto che nella Commissione saremmo stati più veloci. Abbiamo solo detto di modificare l’oggetto, in quanto sembrava di anticipare i giudizi finali.  In quanto alla Cerin sono aziende che hanno un riconoscimento specifico, o meglio di autorizzazioni ministeriali.

Non è così scontato che nel momento in cui le cose non vanno bene si chiede la risoluzione del contratto. Lo spirito del mio intervento è quello di fare un passo avanti: che si affronti una seduta ad hoc con il dirigente comunale alle Finanze”.

Arturo De Cataldo. “Alla Commissione d’inchiesta ci avete detto no. E avete commesso il più grande errore politico. Ci avete tenuto nascosto le informazioni che la Cerin aveva comunicato a tutti, Consiglieri di minoranza compresi. Avete sbagliato.

Mi auguro che non ci siano ammanchi negli altri anni. Noi volevamo sapere chi doveva controllare ha controllato?

Avere un documento con ritardo di oltre due mesi è inverosimile. E’ legittimo nutrire dei dubbi. Abbiamo avuto più informazioni nelle reti televisive che in queste sedi istituzionali”.

Corrado Agusto, Consigliere di maggioranza. “Qui non si vuole la Commissione in quanto si vuole fare caciara”.

Arturo De Cataldo. “Che tu sia il campione dei teatrini politici a Sava è fuori discussione. O stiamo qui soltanto per incontrarci oppure per dare un senso a quello che discutiamo. Ci avete nascosto le carte”.

Corrado Agusto. “Voi chi? La stessa carta che tu hai ricevuto l’ho ricevuta anche io nei tempi tuoi”.

Arturo De Cataldo. “La lettera è stata ricevuta dal Comune il 4 dicembre e chi ha risposto è stato il 5 dicembre”.

Dario IAIA. “La lettera di Cerin offendeva l’amministrazione e il sindaco non in mancanza dei riversamenti ma perché l’amministrazione aveva interesse a creare consenso popolare. Io devo difendere l’operato degli uffici e può capitare un incidente di questo tipo”.

 

 

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