Sempre più teppisti con i laser “accecano” i piloti di aereo. Segnalazioni in aumento

Sempre più teppisti con i laser “accecano” i piloti di aereo. Segnalazioni in aumento

A Londra dopo un attacco il pilota è stato costretto a tornare indietro e fare un atterraggio di emergenza A bordo viaggiavano 252 passeggeri e 15 membri dell’equipaggio e nessuno ha riportato ferite

Una bravata che poteva costare cara quella accaduta lunedì sera alle 21.13, causata da teppisti che hanno puntato raggi laser contro i piloti di un aereo della Virgin Atlantic durante le delicate fasi di decollo. L’Airbus era diretto a New York, quando è dovuto tornare indietro e fare un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Heathrow.

L’atterraggio di emergenza è stato comunque una precauzione, ha dichiarato il portavoce della compagnia aerea interessata Virgin Atlantic. La macchina trasportava 267 fra passeggeri e membri dell’equipaggio, quando i piloti sono stati colpiti da un fascio laser.

Uno dei piloti colpito agli occhi ha subito un’improvvisa e temporanea cecità. Quello dei teppisti con i laser che “accecano” i piloti di aereo non sono ormai fatti isolati ma episodi analoghi si registrano sempre più frequentemente anche negli aeroporti di tutta Italia.

Dati alla mano, dal rapporto informativo 2014 dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV)  risultano registrati 1.189 casi in 35 aeroporti, con un incremento del 35% rispetto al 2013. In generale, lo scalo più colpito è Roma Fiumicino, con 135 segnalazioni, seguito da Napoli (116), Firenze (103), Bologna (62), Torino (60), Venezia (59), Bergamo (48) e Milano Malpensa (44). Per la polizia individuare i teppisti non è sempre facile poiché si muovono al buio e i puntatori possono essere facilmente nascosti.

Eppure i fasci, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che possono illuminare fino a 10 chilometri di distanza e che colpiscono gli occhi di un pilota, possono causare “improvvisa e temporanea cecità o possibili danni permanenti agli occhi”. Secondo gli investigatori i ragazzi che non si rendono conto della gravità di ciò che fanno.

viv@voce

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