MANDURIA. “Settimana di mobilitazione nazionale a sostegno della campagna per la Federazione Europea in vista del Consiglio europeo del 18-19 febbraio”
Nota stampa della sezione messapica del Movimento Federalista Europeo (MFE)
La risposta al problema dell’immigrazione non può limitarsi a chiedere una guardia di frontiera, un’intelligence europea e un sistema di asilo europeo.
Occorre andare oltre e affrontare il problema alla radice con: 1) un negoziato diplomatico che coinvolga le grandi potenze e le potenze regionali del Medio oriente e dell’Africa; 2) un piano di aiuti allo sviluppo; 3) un sistema di protezione dei diritti umani e di sviluppo della democrazia.
L’obiettivo principale di tale azione è evitare la disgregazione dell’Unione Europea (UE), riconquistare il consenso dei cittadini verso le Istituzioni europee e riaffermare con fermezza la libertà di circolazione delle persone in Europa. Tali obiettivi passano, a nostro avviso, attraverso il rilancio della Federazione Europea ideata da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni e condensata nel Manifesto di Ventotene del 1941.
È, infatti, compito precipuo dell’Europa riprendere l’iniziativa per rispondere a quel vuoto di potere creatosi oltre le proprie frontiere e farlo attraverso un piano che promuova la pace, lo sviluppo sostenibile e la democrazia nel Mediterraneo.
La miglior risposta al dilagante nazionalismo dei nostri giorni e alle preoccupanti spinte antieuropeiste che si manifestano con diversa intensità nei vari Stati dell’UE non può che essere un’Europa unita e federale.
Liliana Digiacomo Segretaria sez. MFE di Manduria – “Antonio Muolo”
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