SAVA. Per il sindaco pro tempore IAIA vedere al Municipio 8 finanzieri salire le scale e andare negli uffici comunali è una cosa da poco?
Forse ci vuole l’esercito a decretare uno stato di emergenza …
Lo scorso venerdì, per l’esattezza il 19 febbraio, sono stati ben otto finanzieri, di cui 6 in borghese e due in divisa, a varcare la soglia del nostro Palazzo municipale.
Cosa cercavano? Affaire Cerin? Chiusura delle indagini con l’accusa di peculato che vede direttamente coinvolta la segretaria comunale Irene di Mauro e, presumibilmente, per abuso e omissione di atti in ufficio la comandante del Corpo di Polizia municipale?
Oppure mancano gli ultimi puntini sulle classiche “ì” per il concorso pubblico del 2014, in cui, secondo il nostro giornale era un concorso “taroccato”?
E questi “casi” sono nati sotto l’ amministrazione IAIA.
Sono queste le cose che deve chiedersi il sindaco pro tempore savese quando vede varcare i militari nella nostra Casa comunale e non a cercare di fare confusione e confondere le acque e dare sui social spiegazioni che non stanno nemmeno in terra e tanto meno nel cielo.
IL POST SU FACEBOOK DEL SINDACO PRO TEMPORE SAVESE IAIA
Un sindaco, in genere, alla luce di queste “visite” non deve fare lo struzzo. Deve armarsi di coraggio, a due mani, e dire al paese cosa sta avvenendo. Non va negata l’evidenza in quanto non è stato solo questo giornale a vedere, lo scorso venerdì mattina, gli otto finanzieri salire le scale del nostro Palazzo municipale.
Ma sono stati tanti savesi che si sono “accorti” di questa visita. E quanto alla visita nell’abitazione di un suo delegato amministrativo, non è stato solo questo giornale che ha notato l’appostarsi dell’auto delle fiamme gialle. Sono stati anche altri savesi.
Che poi IAIA, sui social, parla a nuora affinchè suocera intenda è solo mancanza di coraggio. Ma lo IAIA l’unico coraggio che ha avuto in questi passati 4 anni è stato solo quello di denunciare svariate volte il nostro giornale. Con coraggio, noi andiamo avanti.
A differenza di chi, diceva, di avere il coraggio e poi si è dimostrato solo un coniglio!
Giovanni Caforio