SAVA. Banda larga. Come partecipare al disastro delle strade urbane

SAVA. Banda larga. Come partecipare al disastro delle strade urbane

E nessuno controlla l’esecuzione dei lavori!

Da più di qualche anno a turno le diverse compagnie telefoniche, ieri Fastweb oggi Telecom, tranciano le nostre strade urbane per un profondità di circa cm. 50 per sotterrare i cavi in rame utili per la fibra ottica.

Ma andiamo all’esecuzione di questi lavori. Questi ultimi hanno modalità diverse di esecuzione nei Comuni che il nostro giornale ha riscontrato, nei limitrofi  Fragagnano e  Grottaglie.

Quindi si trancia la profondità, e questo avviene solo a Sava, e si mettere un calcestruzzo colorato di rosso e si resta in attesa di diversi mesi per la chiusura definitiva con finitura al catrame. E sono passati sette mesi in molte Vie e il “rosso” del calcestruzzo messo a dimora nella traccia è ancora a vista.

FRAGAGNANO

A Fragagnano, lavori freschi di qualche giorno, viene tranciato il fondo stradale e immediatamente viene fatta la scarificazione di circa cm. 50.

Questa scarificazione permette la rimozione dello strato di vecchio asfalto laterale alla traccia già fatta per poi permettere la stesura del nuovo manto bituminoso in modo da far legare il tutto. Fin qui ci siamo.

E infatti a Fragagnano hanno fatto così. Traccia, scarificazione, in contemporanea,  e attesa da un giorno all’altro per il nuovo manto.

Andiamo a Grottaglie. Anche qui le foto la dicono tutta.

GROTTAGLIE PRIMA …

Traccia, scarificazione laterale e in meno di 20 giorni viene messo il catrame ad amalgamare tutto. A Sava, amaramente, siamo messi male. Molto male. Le operazioni dei due Comuni limitrofi non somigliano affatto. E pare, tra l’altro, che i lavori vengono eseguiti dalla stessa compagnia telefonica!

GROTTAGLIE DOPO …

E’ dallo scorso agosto che le tracce savesi sono ancora rosse e aspettano la finitura. Ma la scarificazione non è stata fatta. Quindi, questo cosa vuol dire? Vuol dire che la compagnia telefonica finirà, quando finirà poi, con un solo strato di catrame, sottilissimo tra l’altro, a livellare il dislivello creato.

Ora il nostro giornale si chiede questo: perché Fragagnano e Grottaglie hanno avuto un “trattamento” diverso da Sava?

Semplice: in questi Comuni funziona un ufficio tecnico e un assessore al ramo che imprime il rispetto delle concessioni permesse e al tempo stesso controlla l’idoneità dei lavori. Non parliamo poi dei disagi che questa tracce “rosse” hanno creato, e stanno creando, ai pedoni e alle auto. In alcuni casi sono sprofondate e in un caso un savese è caduto e ha chiamato ai danni il nostro Comune. Probabilmente il Comune di Sava chiamerà la compagnia telefonica per citarla al danno. Ma sono passati ben sette mesi e le tracce sono ancora al … rosso! E la scarificazione? Verrà “risparmiata”? Pare, almeno a Sava, di si.

Quindi non avremo un lavoro decoroso nelle strade urbane, molte, che sono state soggette a questo tipo di intervento. Non parliamo di Via Roma. Una vera e proprio caccia al tesoro sembra! Si parte da una linea rossa, si arriva ad un pozzetto “si apre” si trova l’indicazione e via alla nuova destinazione! Le strade urbane, e questo lo sappiamo tutti, sono diventate una vera e propria gruviera. Certo non è solo colpa delle linee “rosse”.

Ma anche queste hanno contribuito  a renderle irriconoscibili.  Ma abbiamo un assessore ai Lavori pubblici? Abbiamo ancora un sindaco pro tempore che diceva di aver trovato il nostro Comune, al suo insediamento, come ai tempi del Medio Evo? Forse l’eta della pietra è più vicina sotto la sua gestione. Forse oggi  alle auto anzi che mettere le ruote in gomma conviene più mettere quelle in pietra …

Da quel che sembra pare proprio di si.

Povera Sava. A cè mani ma scjì chappati.

Giovanni Caforio

viv@voce

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