TARANTO. Capatosta e altre storie, il libro
Il disastro ambientale, la crisi del lavoro e dei lavoratori in Ilva, la solitudine dei cittadini alle “case parcheggio” nel quartiere Tamburi di Taranto, e la desolante deriva di due anime alla ricerca della loro memoria e della loro storia sulle rive del Mar Piccolo
Il trittico d’u malesanghe. Mercoledì 16 marzo, alle ore 18 alla Biblioteca civica “Pietro Acclavio” di Taranto, in via Salinella 31 (zona Bestat), si terrà la presentazione del libro “Capatosta e altre storie” di Gaetano Colella, edito dalla casa editrice e libraria Edit@ per la collana “I chicchi del melograno”.
Oltre all’autore, interverranno l’editore Domenico Sellitti, la curatrice della collana Mara Venuto e l’attore Andrea Simonetti. L’incontro è a ingresso libero.
L’opera raccoglie tre lavori teatrali di Gaetano Colella che tentano di raccontare la città dei “duemari” e le sue vicende annose. Un trittico che Colella non esita a definire d’u malesanghe – del sangue amaro – di questa città-mondo che è Taranto.
Le prefazioni sono a cura di Clara Cottino, presidente e co-direttrice artistica del Crest, e di Mara Venuto, scrittrice ed editor.
“Capatosta” è uno spettacolo, prodotto dal Crest e premiato al bando nazionale Storie di Lavoro 2015, che in due anni ha fatto circa 50 repliche in tutta Italia. “Esodo” è un radiodramma, scritto per Rai Radio3 e andato in onda nel novembre del 2014. “Marevomito” è un testo inedito.
Le tre opere disegnano una mappa emotiva della città: dal cuore dell’acciaieria si arriva sul tetto di una casa-parcheggio del quartiere Tamburi, fino ad affacciarsi su Mar Piccolo, per raccontare di come una comunità abbia perso il centro, il cuore identitario, attraverso le vicende di personaggi che diventano sempre più violenti, più soli e più rassegnati. Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online.
Drammaturgo e attore tarantino, Gaetano Colella si è formato nella compagnia de “Le belle bandiere” di Elena Bucci e Marco Sgrosso, con la quale lavora da più di quindici anni. Vincitore del Premio Scenario 2005 con lo spettacolo “Il deficiente” e del bando nazionale Storie di Lavoro 2015 con “Capatosta”.
È autore degli spettacoli “Sonniloqui” (2008); “Popeye srl” (2007) e “La coda di Dio” (2006, finalista premio Extra Candoni) e di radiodrammi andati in onda su Radio2 e Radio3. Come attore teatrale ha lavorato in “Macbeth” di Shakespeare, “La locandiera” di Goldoni, “Santa Giovanna dei macelli” di Brecht, “Svenimenti” da Cechov, tutti per la regia di Elena Bucci, “Riccardo III”, regia di Claudio Morganti, “Medea” regia di Emma Dante.
Diverse sono le partecipazioni in fiction tv (Rai e Mediaset) e nel cinema. Dal 2010 è direttore artistico (con Clara Cottino) del Crest, collettivo di ricerca teatrale di Taranto.