Depuratore Consortile. Il duo IAIA-Franzoso a cosa porta?

Depuratore Consortile. Il duo IAIA-Franzoso a cosa porta?

A meno di un mese fa l’accordo con l’AQP e già si comincia a minare per farlo saltare in aria

Nella passata Fiera Pessima messapica sembrava che l’incontro dei sindaci interessati con l’AQP, referente della Regione Puglia, sul nuovo progetto, in tabella 4 alla massima raffinazione dei reflui e con i pozzi d’assorbimento per lo scarico in falda, trovava tutti d’accordo in attesa dell’autorizzazione ministeriale.

Luigi Morgante, Consigliere regionale manduriano, rimarcava l’importanza di questa nuova realtà la quale cominciava già ad essere seguita con attenzione da alcuni Comuni del Salento. Ma ecco che comincia a rompersi di nuovo il fronte appena costituito il quale sanciva, poche settimane fa, il nuovo orizzonte.

La Consigliera regionale torricillese, Francesca Franzoso, esordisce nella audizione presso la Commissione Ambiente della Regione Puglia  che “lo scarico a mare non comporterebbe alcun danno per l’ambiente, trattandosi di acque affinate”.

Alla luce di queste dichiarazioni il coordinatore messapico azzurro Piergiorgio Erario dichiara perentorio che “a tal proposito mi tocca registrare la scarsa incisività della Consigliera regionale Francesca Franzoso sul territorio”. Da qui Erario lascia l’incarico di coordinatore per protesta, pur restando in FI. Ma non poteva mancare l’aiuto del sindaco pro tempore savese Dario IAIA alla Franzoso. E ci mancherebbe!

Il primo cittadino savese ha proposto l’avvio immediato dei lavori, con il progetto così com’è (con la condotta sottomarina a Specchiarica) nelle more che il ministero approvi il nuovo piano delle acque e conceda la deroga al divieto di scaricare in falda. E con questa affermazione dello IAIA si rompe l’appena nato fronte comune dei Comuni interessati al Depuratore consortile.

Ma Luigi Morgante, in una nota è stato categorico e non ha risparmiato frecciate alla Franzoso, tra l’altro accusata dal compagno di partito Piergiorgio Erario di latitanza territoriale: “Senza entrare nella polemica personale, ho trovato semplicemente sconcertante la richiesta e la volontà espressa dalla collega Francesca Franzoso di iniziare i lavori per la costruzione del depuratore consortile Sava – Manduria  – Marine di Manduria”.

Nell’audizione presso la Commissione Ambiente della Regione Puglia. Morgante è stato ancora più chiaro: “La strada da percorrere allora, senza ulteriori tentennamenti e senza cadere nel facile populismo è quella di chiedere all’esecutivo, nelle persone dell’assessore alle Infrastrutture Giannini e del Presidente Emiliano, il rispetto degli impegni assunti e il passaggio dalle promesse fatte alle rispettive comunità alle azioni concrete, con una chiara e doverosa assunzione di responsabilità e senza più alibi”.

Giovanni Caforio

viv@voce

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