Federica De Benedetto, vice coordinatrice regionale Forza Italia Puglia
Nota stampa di Federica De Benedetto, vice coordinatrice regionale Forza Italia Puglia
“Il principio alla base della riforma della geografia giudiziaria non può che trovarci d’accordo: eliminare burocrazia e costi, in favore di efficienza e velocità, è un obiettivo sul quale saremmo pronti a convergere. Il problema è se quanto previsto dalla Commissione Vietti comporti un effettivo raggiungimento di questi obiettivi”.
Lo dichiara la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Federica De Benedetto, intervenendo alla conferenza stampa tenutasi a Lecce, contro la soppressione della Corte d’Appello di Lecce e della sede distaccata di Taranto, come da proposta del Governo.
“Sorprende, infatti, che la Commissione non valuti:
L’effettivo risparmio per il cittadino rispetto a questi tagli. Lo spostamento in una sola sede della Corte d’Appello, o anche due, comporta un incremento dei costi professionali, di trasferta o di selezione dell’avvocato nel nuovo Foro di competenza. Quindi il presunto taglio alle casse dello Stato, in realtà, non sarebbe altro che un costo in più che si riverserebbe sui cittadini.
L’effettivo risparmio per lo Stato. E’ necessario capire quanto effettivamente risparmi lo Stato. Abbiamo già visto sul tema della riorganizzazione degli Uffici di primo grado che l’affermato contenimento dei costi è una chimera se non analizzati in dettaglio i dati di costo. Lo sbandierato taglio delle Province effettuato dal Governo Monti, ad esempio, ha aumentato i disservizi ai cittadini senza risparmi per le casse pubbliche.
Tempi della Giustizia. Un’azione concreta di riordino deve guardare all’ottimizzazione dei costi, ma anche assicurare un servizio migliore ai cittadini che non devono subire un allungamento dei tempi della Giustizia. Prima di accorpare le Corti d’appello occorre analizzare il carico di ruoli e i tempi di gestione di Lecce, Bari e Taranto. Questo è un parametro fondamentale, perché l’intasamento delle Corti d’Appello non avrà altra conseguenza che ulteriori disservizi ai cittadini e l’allungamento ulteriore delle cause”.