TARANTO. “Malanova”, spettacolo tratto dal libro di Cristina Zagaria, giornalista e scrittrice di origini tarantine

TARANTO. “Malanova”, spettacolo tratto dal libro di Cristina Zagaria, giornalista e scrittrice di origini tarantine

Sabato 9 aprile, alle ore 20 al TaTÀ

«Cosa può accadere in circostanze remote in cui l’amore per la vita sovrasta la paura e la vergogna?». Per la rassegna “Aprile dei Diritti”, promossa da Crest e Cgil Taranto, sabato 9 aprile 2016, alle ore 20 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena Malanova, drammaturgia Ture Magro e Flavia Gallo, tratto dall’omonimo libro di Cristina Zagaria e Anna Maria Scarfò (Sperling & Kupfer), con Ture Magro, scene e luci Lucio Diana, coproduzione SciaraProgetti/Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda. Dopo lo spettacolo incontro con Cristina Zagaria, giornalista (la Repubblica) e scrittrice. Biglietto unico 10 euro. Info 099.4707948.

Salvatore e Giovanni giocano contando le case del paese. In un pomeriggio riescono a contarle tre volte. Il paese è piccolo e i loro giochi finiscono subito. I ragazzi crescono e le strade si dividono. Salvatore ha appena compiuto 17 anni ed è innamorato di Anna Maria.

La spia sempre, cerca di incrociarla e di farsi notare da lei. Conosce ogni suo movimento e crede di conoscere ogni suo pensiero, ma Anna Maria raramente si accorge di lui. Lui non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi ed è sempre rimasto fermo a guardarla. Proprio nel momento in cui decide di avvicinarsi per farle gli auguri, in occasione del tredicesimo compleanno, un altro giovane uomo, Domenico, si accosta con l’auto alla ragazzina e le dichiara il suo amore.

Calabria: è la notte di Pasqua del 1999 e Anna Maria si allontana dalla messa per seguire Domenico, il suo innamorato. Quella sera la poco più che bambina sarà vittima di uno stupro di gruppo che si perpetrerà per anni, tra minacce e umiliazioni.

La sua storia, la storia di Malanova, ribattezzata così dagli abitanti del suo paese, ce la racconta Salvatore, che ricorda di averla amata, desiderata e ritrovata dentro una storia di violenza squallida e sconvolgente, possibile tanto nel Sud, dove si è realmente consumata, quanto in tutti quei luoghi d’Italia, dove una vita violata può scorrere nella solitudine, nell’indifferenza e nella connivenza silenziosa.

Mentre si snoda il racconto di una delle più grandi denunce per violenza mossa da una ragazzina ai danni di diverse persone, Salvatore, attraversa a piedi le piazze e i vicoli stretti in cui si cela la storia, ascolta le donne parlare di matrimoni, battesimi e funerali, partecipa alle feste ed ai riti di sempre, e si interroga sulle cose viste e sentite, sul rispetto, sull’onore.

Lo spettacolo “Malanova” prende le mosse dell’omonimo libro edito da Sperling & Kupfer, scritto dalla giornalista Cristina Zagaria, di origini tarantine, che vive e lavora a Napoli, e dalla giovane Anna Maria Scarfò, protagonista della storia.

La compagnia piacentina SciaraProgetti, fondata nel 2009 da Ture Magro ed Emilia Mangano, ha acquistato i diritti di rappresentazione teatrale per tutto il territorio mondiale. Il progetto drammaturgico si basa su una rielaborazione del dramma raccontato, per cui dal nucleo serratissimo di vicende che irretisce la vita della giovanissima vittima, ci si apre ad una riflessione civica sul ruolo di ognuno nella trama di eventi che ci coinvolge come comunità.

viv@voce

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