Lizzano. CANALE “LI CUPI /OSTONE”: INQUINAMENTO DA REFLUI NELLO SPECCHIO ACQUEO ANTISTANTE LA FOCE DEL CANALE “OSTONE” E INQUINAMENTO DA AMIANTO SFIBRATO IN SUPERFICIE
Quando si dice che all’indecenza non c’è limite!
Quella del “Canale Ostote/Li Cupi” è una storia infinita che va avanti da qualche decennio e che nel febbraio del 2014 ha richiesto l’intervento dei Carabinieri del NOE di Lecce che sottoposero a sequestro lo scarico a mare del canale “Li Cupi”.
Provo a ripercorrerla brevemente incominciando col dire che tale sequestro fu consequenziale ai rilevamenti effettuati dall’ARPA che dagli esami di laboratorio avevano rilevato il superamento dei limiti tabellari consentiti dalla norma per l’emissione di sostanze inquinanti e pericolose a causa dello scarico del depuratore consortile di acque reflue urbane che serve i comuni di Lizzano, Fragagnano e San Marzano di San Giuseppe, utilizzato per immettere i reflui del ciclo di depurazione nel corpo idrico canale”Ostone” antistante lo specchio acqueo della località balneare di “Lido Bagnara”.
Recentemente, e più precisamente agli inizi del luglio 2015, Goletta Verde a seguito di un monitoraggio sulla qualità del mare, aveva attestato che le acque antistanti la foce del canale “Ostone” erano risultate “gravemente inquinate”.
Ma se le acque del mare sono inquinate a causa del depuratore consortile, l’area esterna lungo il canale “Li Cupi” E’ INQUINATA DA QUINTALI DI ONDULINE DI ETRNIT SFIBRATO abbandonato tra la vegetazione, che con le sue fibre e polveri di amianto disperse al suolo e nell’aria, rappresentano un ulteriore SERIO PERICOLO per la salute pubblica per la quale le autorità sono chiamate ad intervenire e adottare tutti quei provvedimenti necessari alla bonifica e al ripristino dello stato dei luoghi ancor prima dell’inizio della stagione balneare.
Mimmo CARRIERI