SAVA. Olio e vino per una serata di confronto

SAVA. Olio e vino per una serata di confronto

L’enologo Antonio Mancino e il sommelier Carmelo Metrangolo  hanno dato colore a una serata all’insegna dei nostri vini e dei nostri oli

Nelle splendide cantine del Dejavù di Sava, uno spaccato di storia giunto sino a noi dalla civiltà contadina, un pubblico composto da professionisti, amanti della tradizione e semplici appassionati ha avuto l’opportunità di partecipare ad un confronto tra “FRITTI” con olio EVO (Extra Vergine d’Oliva) ed altri olii.

Lo chef ha proposto al pubblico delle bruschette di pane casareccio e delle puccette (a base di farina di grano duro) servite con della ricotta forte, un olio extra vergine d’oliva fruttato intenso e dei pomodorini ciliegino abbinate ad un vino rosso IGP Salento vendemmia 2013 a gradi 13,5 ottenuto da un uvaggio di primitivo, negroamaro e malvasia nera, prodotto dalla Cooperativa Bosco di Avetrana.

Il confronto è poi proseguito con un esame di “polpette, zucchine, melanzane, patatine fritte, peperoni e pesce di paranza”, fritti con olio E.V.O e con altri olii, guidato dall’Enologo Antonio Mancino, e coadiuvato dal sommelier Carmelo Metrangolo, che ha illustrato le differenze tra i vari fritti, descrivendo al contempo le proprietà edonistiche dei fritti con olio E.V.O nonché le proprietà salutistiche, con vere e proprie degustazioni di olio e vino.

Alto il gradimento del pubblico presente, che ha confermato la qualità di tutti i fritti con olio E.V.O smentendo la credenza popolare che gli olii non E.V.O non utilizzati siano più leggeri. Il vino abbinato all’esame dei fritti è stato un Primitivo di Manduria DOC vendemmia 2013 a gradi 16 “Gladio” prodotto dalla Cooperativa Bosco.

Viene così messa in discussione la credenza che agli antipasti e ai fritti si abbinino solo i vini bianchi.

La serata si è conclusa nella dolcezza dei cantuccini e biscottini abbianati al vino rosso D.O.C.G Primitivo di Manduria a gradi 18 “Pindaro” della Cooperativa Bosco.

Scopo della manifestazione era quello di dimostrare come il connubbio tra buon cibo e buon vino possa scatenare nell’essere umano la produzione di endorfine, utili alla felicità e alla gioia di vivere.  

viv@voce

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