Taranto. AL PITAGORA UN SEMINARIO PER PROMUOVERE L’INCLUSIVITA’, DEDICATO AL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Giovedì 21 aprile, dalle ore 15.30 alle ore 17.30, presso il teatro “Emanuele Basile” dell’ITES Polo Commerciale “Pitagora”
Inclusività, la nuova sfida per la scuola italiana, una scuola dove non ci sono “etichette”, ma persone con le proprie caratteristiche e peculiarità. Giovedì 21 aprile 2016, dalle ore 15.30 alle ore 17.30, a Taranto, presso il teatro “Emanuele Basile” dell’ITES Polo Commerciale “Pitagora”, si terrà un seminario di formazione rivolto ai docenti, sul tema “Il diritto allo studio degli alunni con Bisogni Educativi Speciali”. Relazionerà la dott.ssa Giuditta Mandrillo – formatrice nazionale AID (Associazione Italiana Dislessia), referente MIUR per la dislessia.
Introdurrà i lavori il Dirigente Scolastico prof.ssa Nadia Bonucci, interverrà la prof.ssa Valeria Zattoni, docente referente BES (Bisogni Educativi Speciali) e Gruppo di Lavoro per l’Inclusività.
Fino a pochi anni fa, si parlava di integrazione scolastica e il modello italiano, creato dal nostro sistema di istruzione, ha contribuito a fare della scuola italiana un luogo di “conoscenza, sviluppo e socializzazione per tutti” anche per gli altri Paesi.
L’idea di integrazione era tradizionalmente associata alla condizione di handicap, oggi “disabilità “, in Italia codificata e disciplinata dalla legge 104/1992 e dalle norme correlate, ma oggi, gli alunni con disabilità si trovano inseriti all’ interno di un contesto sempre più eterogeneo, dove la dicotomia alunni con disabilità/alunni senza disabilità non rispecchia la complessa realtà delle classi.
Con la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e la successiva Circolare n. 8 del 6 marzo 2013, recante le indicazioni operative per la sua attuazione, la normativa ha ampliato il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educativa all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), ridefinendo il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione di disabilità.
Ma chi sono gli alunni con Bisogni Educativi Speciali? Sono ragazzi che presentano differenti problematiche, talvolta soltanto per determinati periodi di tempo. E’ un’area molto ampia che comprende anche gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), che hanno una diagnosi di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia, riconosciuti della Legge 170/2010.
I ragazzi manifestano, ad esempio, difficoltà persistenti nella lettura (lenta, imprecisa), nella scrittura (il tratto grafico non uniforme e poco decifrabile), nell’ortografia (es: “filio” anziché “figlio”), nel calcolo e nell’impiego dei numeri. Ma nei cosiddetti BES vi sono anche gli alunni con svantaggio sociale e culturale, le cui problematiche possono derivare dalla scarsa conoscenza della lingua italiana; oppure con disagio comportamentale e relazionale.
La finalità del corso di formazione è quella di supportare i docenti per aiutarli a gestire meglio situazioni complesse e molteplici nella vita scolastica quotidiana, offrendo nuovi spunti di riflessione, indicazioni su nuove metodologie e strumenti didattici per prevenire l’abbandono scolastico. In Puglia, secondo recenti dati Istat, un ragazzo su cinque abbandona la scuola.