MASSAFRA. Ida Cardillo: “Sull’ambiente parlino i candidati sindaci, non i loro burattinai”
Nota stampa della Candidata a sindaco del Comune di Massafra
“Io ho molto a cuore la questione ambientale e la salute dei cittadini; come tutte le madri sono inquieta per il futuro dei miei figli e desidero fortemente che vivano in ambiente salubre, che guardino l’orizzonte del nostro paesaggio con serenità e felicità.
Il Sindaco è il primo responsabile della salute dei propri cittadini, per cui è necessario che a parlare siano i candidati Sindaci, e non i loro burattinai.
Come è noto a tutti il territorio di Massafra è stato dichiarato città ad elevato rischio ambientale dal 1998, nonostante ciò le amministrazioni che si sono susseguite non hanno contributo a calmierare la situazione anzi si può dire che sull’ambiente e la gestione dei rifiuti si sono registrati i maggiori fallimenti di chi ha governato la città in questi anni.
Innanzitutto il progetto della raccolta differenziata non ha funzionato e questo è stato percepito in modo palese dalla cittadinanza ed ha trasformato il nostro paese in una città sporca, in una discarica a cielo aperto. Un progetto che è partito solo per evitare l’aumento dell’ecotassa, senza che ci fosse un cambiamento culturale nella nostra città e che ha contribuito ad un aumento della tassazione.
Al fallimento di questa amministrazione di centrodestra, si aggiunge l’inefficienza di un Sindaco come Tamburrano che non ha voluto difendere il nostro territorio.
Infatti in questi anni è stato presidente dell’OGA, organismo preposto alla gestione dei rifiuti di ambito costituita dai sindaci di tutta la provincia di Taranto. L’organismo in due anni e mezzo non è riuscito ad individuare siti alternativi a Massafra (discarica vicina all’esaurimento dei volumi) per il conferimento degli RSU, tant’è che nelle scorse settimane è stato commissariato dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Il Piano Regionale dei Rifiuti attuale prevede la presenza nella nostra provincia di due discariche: una a Manduria e l’altra a Massafra. Dato che la prima ha già esaurito le volumetrie dal 2013, la seconda è diventata l’unica discarica per gli RSU dell’intera Provincia di Taranto. Nell’ottobre del 2013, l’OGA aveva deliberato il conferimento temporaneo solo per 60 giorni impegnandosi a trovare nuovi siti per nuove discariche.
Ciò che era temporaneo, è diventato definitivo e a tempo indeterminato, senza che il nostro attuale Sindaco battesse ciglio!
In questi giorni la Regione Puglia sta rivalutando il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani approvato nel 2013 perchè risultato inefficiente nella parte esecutiva inerente soprattutto la riduzione dei rifiuti.
Come Sindaco mi batterò perché Massafra non sia più la pattumiera della Puglia, come successo in questi anni. L’individuazione di nuovi siti per il conferimento dei rifiuti nella nostra provincia ed evitare l’insediamento di nuovi impianti inquinanti (che non sono ad impatto zero per l’ambiente e la salute) deve essere una priorità per tutti.
Ho una idea diversa di gestione del territorio. Penso che sia necessario un piano strategico per la salvaguardia ambientale e la salute dei cittadini, accogliendo innanzitutto le proposte presentate dall’ISDE di Massafra, associazione costituita da medici.
La corretta gestione dei rifiuti, la buona alimentazione, l’agricoltura biologia, un progetto di mobilità sostenibile e un tavolo permanente di osservazione sanitaria siano le basi per chi si vuole occupare dei propri cittadini.
Sono una mamma e non mi fermerò alle sole considerazioni che possono venire da leggi nazionali che non tengono conto dei problemi specifici dei territori né tanto meno posso affidarmi a chi vuole solo creare allarmismi. Io penso che l’ARPA, l’ASL e l’ISPRA possano essere degli osservatori superpartes perché attraverso i dati scientifici che producono possano aiutare la visione politica che ho della mia città.
Più che le polemiche sui tecnicismi, la nostra città ha bisogno di affermare sui temi ambientali una nuova volontà politica”.