SAVA. Incontro con il movimento politico SostemiAmo Sava
Un pomeriggio con Stefania Saraceno, Maurizio Pichierri, Giulio Rossetti e Gianluca Sileno
Stefania Saraceno, lei è il Presidente del movimento. Carica che senz’altro dà un ottimo riconoscimento alla sua persona. E’ stato difficile creare questo staff?
Dal mio punto di vista non esistono cose difficili o facili. Esiste la volontà di agire e di mettersi in gioco, prima come esseri umani e poi come cittadini. Quando si persegue un obiettivo concreto nulla è davvero difficile perché si è animati dalla passione e da un’ inesauribile voglia di arrivare.
Questo non significa che durante il cammino non si inciampa mai, ma solo che se si ha la forza di credere in se stessi e nelle proprie idee, il modo di andare avanti fino alla fine lo si trova comunque. E poi, si sa, le idee sono contagiose! Ovviamente alle idee vanno associati anche i fatti … Ed è su questo che stiamo lavorando. Dopo questa prima fase di costituzione del movimento, siamo pronti ad impegnarci in un programma politico valido che tenga conto delle reali esigenze del nostro territorio e della gente che lo abita.
Il mio pensiero va, innanzitutto, ai giovani. Sono fiduciosa che le tante professionalità presenti nel nostro movimento politico, sapranno dare un valido contributo alla comunità al fine di risvegliare questo paese dal torpore politico ed amministrativo che, ad oggi, lo caratterizza.
Politiche sociali. Lei è ben addentrata nelle politiche giovanili. Sava di cosa avrebbe bisogno, nello specifico?
Sava ha bisogno di dare ossigeno ai giovani. Il mondo delle politiche giovanili è vasto e multiforme ma il motivo predominante, a mio avviso, consiste nel garantire ai giovani un futuro dando forma alle loro idee ed iniziative culturali e professionali.
Il fenomeno della migrazione finalizzata alla ricerca di condizioni di lavoro e di vita migliori è, quasi sempre, una sconfitta per tutti. La sopravvivenza stessa di un territorio è nelle mani dei giovani, non fosse altro che per un fattore meramente demografico!
Un Paese che non dà sostegno alle politiche giovanili e non applica provvedimenti che consentano di mettere in contatto il mondo del lavoro con quello variegato dei giovani, creando opportunità di crescita tramite, ad esempio, la formazione professionale, il sostegno all’autoimpiego, gli incubatori culturali finalizzati alla valorizzazione di idee imprenditoriali innovative, è destinato a morire lentamente.
Non ultimo, uno sportello InformaGiovani che fornisca notizie interessanti su studio, lavoro, tempo libero, iniziative culturali e tanto altro. Insomma, c’è tanto da fare e Sava deve rimettersi in carreggiata seriamente se vuole davvero offrire un futuro concreto ai propri cittadini e alle generazioni future.
Quando ci rivolgiamo ai giovani dovremmo sempre ricordarci dei sogni e delle aspettative che avevamo noi alle loro età. Questo è parte del segreto per mettere in atto politiche che rispondano effettivamente ai loro bisogni.
C’è un vecchio adagio cinese che recita così: “ Quando guardi ad un giovane fa che nei suoi confronti possa rilucere la comprensione che avevi per te stesso alla sua età. E anche quella di cui eri privo.” E si sa, la saggezza orientale ha sempre tanto da insegnare!
Maurizio Pichierri, già Consigliere comunale ed ex assessore
Fra tutte le domande una è d’obbligo: serviva la nascita di un nuovo soggetto politico a Sava?
Caro Direttore, per quanto interessante, la sua domanda è certamente un po’ insidiosa. Potrei risponderle semplicemente di si, ma rischierei di apparire alquanto presuntuoso, non crede? Battute a parte, le rispondo dicendo che non so se SosteniAMO Sava possa rappresentare una necessità per Sava stessa, di certo però rappresenta per me e per gli amici che lo compongono la possibilità di partecipare attivamente alla vita sociale del nostro paese. Credo fermamente che attraverso il contributo delle idee e l’impegno quotidiano di ognuno di noi si possa essere utili al benessere e alla crescita della nostra Sava.
Lei è fresco di esperienza amministrativa, cosa pensa di aver dato e quale crede possa essere il suo contributo per il futuro in questa nuova comunione di nuovi intenti che condivide all’interno di SosteniAMO Sava?
Personalmente credo di aver sempre operato con grande impegno, passione e totale disinteresse personale nei tre anni in cui ho svolto le mie mansioni d’assessore. Diverse sono state le mie iniziative nel periodo in cui mi sono occupato di Attività Produttive, Spettacolo e Sport. Cose piccole e meno piccole che mi fanno andare fiero e orgoglioso del mio operato, certamente non privo di errori ma basato essenzialmente sul senso di responsabilità, voglia di fare e spirito di servizio. Penso di aver dato un contributo alla crescita del mio paese, ed è questo spirito e voglia di fare che sento di poter ancora dare.
Quali sono alcuni dei risultati che pensa di aver portato a Sava?
Ricordando alcune delle mie iniziative:
1) Ho Dato un forte impulso per la nascita della Consulta per le Attività Produttive, valido strumento per l’interfaccia e confronto tra il tessuto produttivo savese e l’ amministrazione comunale.
2) Ho portato avanti un censimento dei lotti disponibili nella zona industriale, mai effettuato in precedenza, per poterli rendere eventualmente, fruibili agli imprenditori locali e non, che avessero voluto fare richiesta.
3) E’ stata offerta la possibilità a decine di ragazzi e ragazze di arruolarsi nelle Forze Armate, grazie a Professione Militare, una organizzazione O.N.L.U.S. che fornisce uno sportello per dare istruzioni ed orientamento a coloro che vogliano indossare l’uniforme.
4) Per la prima volta, nel luglio del 2014, ho suggerito ed ho ottenuto che si realizzasse, a cura del G.A.L. Terre del Primitivo, un evento chiamato Aspettando Calici di Stelle, una settimana in cui diversi giornalisti di testate nazionali hanno scritto e parlato di Sava, della nostra gastronomia, del nostro vino ed olio, delle nostre masserie e campagne e del nostro mare coinvolgendo anche i comuni di Torricella, Maruggio, Manduria, Avetrana, Erchie ed Oria. Si è fatto un primo passo verso quella rete necessaria tra i vari comuni del nostro comune territorio.
5) Ho curato la realizzazione da parte della società CLIOCOM di due aeree di WI-FI gratuito in piazza Spagnolo Palma e Piazza Risorgimento.
6) Mia è stata l’idea, nel dicembre 2012, di organizzare i festeggiamenti della notte di capodanno in piazza per promuovere un momento di comunione e divertimento collettivo.
7) Nell’ambito dello Sport ho sempre cercato, con buoni risultati, di promuovere la collaborazione tra le varie società sportive e sono stato favorevolissimo alla gestione comunale, partecipata da società sportive delle nostre stesse strutture come il circolo tennis e come oggi accade anche per il palazzetto dello sport.
Lei qualche mese fa, sul nostro giornale, dichiarò: “il sindaco IAIA è un incapace”. Oggi, lo rimarcherebbe?
Premettendo che le mie sono considerazioni esclusivamente di carattere politico, Le rispondo dicendo che ritengo tutt’ora Dario IAIA persona politicamente inadeguata al ruolo di sindaco, anche se forse sarebbe più corretto dire non ancora matura per ricoprire un ruolo cosi importante e delicato.
Le porto alcune mie considerazioni:
1) La tanto osannata compattezza di Patto per Sava oggi arranca non poco, avendo perso il vicesindaco Fabio Pichierri e la Democrazia Cristiana Puglia, rappresentata tra gli altri da Giuseppe Cortese e Vittorio Muia, oltre che il sottoscritto, non sono forse anche questi insuccessi dell’operato del primo cittadino? Possibile che sbaglino sempre e solo gli altri?
2) Buona parte dell’opposizione oggi presente in consiglio comunale, valuta la possibilità di una collaborazione futura, sulla scorta di quanto già fatto da Patto per Sava quando ha messo assieme forze politiche diverse, ma soprattutto basandosi sulla constatazione del poco o quasi, raggiunto dal ”enfant prodige” nostrano. Possibile che in tanti oggi sentano la necessità di andare oltre questa fase amministrativa, superando le reciproche diversità e divergenze per un buon governo locale?
3) Ma la cosa più grave, che mi ha fatto entrare in totale rotta di collisione col primo cittadino, è il suo totale appiattimento, il suo atteggiamento passivo ed accondiscendente nei confronti di un segretario comunale “fac totum”, che di fatto si sostituisce all’organo politico amministrativo, con continue ingerenze nelle fasi decisionali e programmatiche. Credo che la convenienza nel consentire tali cose, da parte del sindaco, derivi esclusivamente dalla consapevolezza di avere dei grossi limiti decisionali ed amministrativi. L’unico dubbio che mi assale è che il tutto non sia stato concordato a monte, e cioè che sindaco e segretario non recitino lo stesso copione alternando la parte del buono e del cattivo.
4) Per parlare inoltre di cose più interne al partito. Verso la fine del 2013 circa, il sindaco Iaia decide, abbagliato forse dalle lusinghe e dalla promessa di Massimo Ferrarese di affidargli una importante carica politica provinciale, di aderire al Nuovo Centro Destra, scelta sempre avversata dal sottoscritto , per poi abbandonare il partito di Alfano dopo le deludenti regionali del 2015 ed il successivo avvicendamento alla guida del coordinamento provinciale a vantaggio del consigliere regionale Luigi Morgante, cos’è questo se non un comportamento politicamente immaturo che palesa l’arroganza di chi non accetta le sconfitte e soprattutto non trae insegnamento da gli errori commessi?
Veda direttore, le mie aspre considerazioni sono frutto di grande amarezza per una grossa occasione politico ed amministrativa sprecata, che avrebbe potuto portare ad una crescita di una nuova classe politica savese, grande è la mia delusione nei confronti di chi credevo fosse politicamente ed operativamente più capace.
Da qualche mese partecipate attivamente ad un tavolo insieme ad altre liste e partiti, su tutti FI e PD. A che punto siete? Si sa, spesso le coalizioni entrano in fibrillazione quando bisogna scegliere il candidato sindaco. E’ stato già individuato?
Direttore stiamo ragionando seriamente e serenamente sulla definizione della figura che sosterremo per rappresentarci nelle prossime amministrative. Stiamo altresì lavorando alla definizione di pochi ma importanti punti di programma che cercheremo di realizzare. In quanto alle fibrillazioni che lei ipotizza sono le incognite rappresentate dalla dialettica politica, la nostra capacità consisterà nel saperle affrontare e risolvere, di certo questa volta ci saranno più teste e sensibilità e la pluralità rappresenta, da sempre, una ricchezza.
Giulio Rossetti, commercialista
Spesso defilato dalle competizioni elettorali. Ma stavolta è pronta l’uscita ufficiale. A cosa è dovuto questo?
La prima uscita ufficiale è già stata rappresentata dalla costituzione del movimento “SosteniAMO SAVA” di cui ne sono fondatore insieme ad un gruppo di amici. Seguiranno una serie di importanti iniziative nel corso delle quali il nostro movimento darà un valido contributo alla crescita della nostra comunità Questa, per me e per noi, rappresenta l’uscita ufficiale.
Come è noto, “SosteniAMO SAVA” è firmataria di un documento assieme ad altre importanti forze politiche del paese, pertanto il nostro movimento ragionerà in termini di coalizione nella certezza che insieme saremo in grado di dare quanto di meglio il nostro paese merita. La costituzione del movimento “SosteniAMO SAVA” per me rappresenta un nuovo percorso di partecipazione alla vita pubblica con l’obiettivo primario di contribuire, per quanto possibile, alla soluzione dei problemi della gente in questo particolarissimo periodo di forte crisi.
La possibilità di poter avanzare proposte utili alla collettività, di concerto con il mio movimento ed insieme alle altre forze politiche, sicuramente mi emoziona e mi stimola a dare il meglio per Sava.
Si sente emozionato dall’idea dell’uscita in campo?
No, al contrario, ritengo che mettere le proprie risorse e conoscenze a disposizione del nostro paese non possa che dare ottimi benefici e risultati. Nell’ambito del nostro movimento sono presenti una pluralità di figure tecniche e devo dire che proprio grazie a questo che, in un lavoro di gruppo, riusciamo sempre a trovare una soluzione ottimale alle problematiche che vengo affrontate.
La scelta di dare il mio contributo attraverso la politica oltretutto, è assai frequente, vedasi Fragagnano e San Giorgio Jonico che vedono candidati stimatissimi colleghi.
Un movimento come quello vostro che unisce diverse esperienze in tutti i campi: da quello amministrativo a quello politico. Ma essere un “tecnico” come lei, vuol dire spaziare in un campo impopolare. Non trova?
Sono dell’opinione che, innanzitutto quando le risorse umane e la struttura comunale lo permettono, la gestione dell’accertamento e riscossione dei tributi locali è consigliabile che rimanga in capo all’Ente sia per una questione economica che di sicurezza stessa, come in più occasioni precisato dalla stessa Corte dei Conti.
Nel caso in cui tale attività, invece, venga affidata ad una società di riscossione come è successo nel nostro comune, va prestata la massima attenzione al rispetto degli obblighi derivanti dal disciplinare di concessione, alle norme che regolano i doveri degli agenti di riscossione, al puntuale ed esatto riversamento delle somme riscosse a titolo di tributi comunali.
A tal fine sicuramente risulta utile per l’Ente l’utilizzo congiunto, con l’Agente della Riscossione, delle procedure informatiche relative alla visualizzazione e verifica dell’attività di accertamento e riscossione svolta dall’Agente. Si rammenta che l’art. 191 del R.D. n. 827/1924 prevede che gli agenti della riscossione “debbano eseguire il versamento delle somme alle scadenze stabilite senza eccezioni di sorta” e ne rispondono in ogni caso, salvo caso fortuito o forza maggiore non imputabile a loro negligenza (art. 194 del R.D. n. 827/1924).
Sono fiducioso nell’operato della Magistratura che accerterà eventuali responsabilità, se sussistenti, non solo dell’Agente di Riscossione ma anche in capo a chi aveva l’obbligo di controllare, vigilare e fare in modo che le casse comunali non subissero un danno.
Lei ha una esperienza che nel settore tributario non è cosa da poco. Sava ha conosciuto qualche mese fa una tristissima vicenda che aspetta di essere chiarita nelle sedi giudiziarie. Se ci fosse stato lei a dirigere il comparto dei tributi cosa avrebbe fatto a non far sì che tutto quello che è successo avvenisse?
Penso che sia giunta l’ora di smetterla col dare la colpa alla riduzione dei trasferimenti statali e, invece, adoperarsi e fare i conti con le risorse effettivamente disponibili. Così come avviene nelle famiglie sane, anche i Comuni nei periodi come quello attuale devono ridurre le spese e, soprattutto gli sprechi.
E devono anche evitare di indebitarsi. Al fine di avere importanti economie, è necessario che gli Enti sfruttino al meglio le Unioni dei Comuni smettendola di utilizzarle esclusivamente per reperire fondi regionali ed europei. Oggi i cittadini sono anche disposti a rinunciare a determinati servizi purché tocchino con mano il beneficio in termini di risparmio e di riflesso di riduzione della pressione fiscale locale.
Gianluca Sileno, Consigliere comunale
Lei è passato dalla maggioranza ai banchi dell’opposizione, una scelta a cui non assistiamo di frequente.
Certamente! Con questo gesto ho dimostrato di non essere attaccato a nomine o poltrone come molti, intendendo la politica come un servizio da rendere ai cittadini e non come uno strumento da utilizzare per benefici personali.
Pensa che dai banchi dell’opposizione si abbia modo di far vale meglio le proprie ragioni, non condizionati da ordini di scuderia?
Credo che nei banchi della minoranza, così come in quelli della maggioranza, ci siano persone capaci e sensibili alle problematiche della cittadinanza e che se le varie proposte politiche venissero ascoltate seriamente al di là del colore politico, forse molte cose si potrebbero fare meglio, ad esclusivo vantaggio e beneficio dei cittadini.
Accettare una proposta costruttiva seppur proveniente dai banchi dell’opposizione è sinonimo di intelligenza e umiltà ed è un comportamento molto più apprezzato dai cittadini rispetto ad un comportamento arrogante, da primi della classe, perpetrato anche nella consapevolezza di essere in errore.
Perché la sua scelta di aderire al progetto politico rappresentato dal movimento civico “SosteniAMO Sava”?
Principalmente mi è piaciuta l’impostazione del tutto innovativa data al movimento “SosteniAMO Sava” ossia una struttura orizzontale in cui non si avverte l’esigenza di un leader, un movimento identificato nella sua interezza e non in una nome, non è “il movimento di …”.
Questa caratteristica lo differenza nettamente rispetto alle altre forze politiche in campo sia di maggioranza che di minoranza; per noi il singolo non conta più del gruppo ed è questo lo spirito che ci unisce. Tali principi sono stati ampiamente illustrati dall’amico Giulio Rossetti in sede di conferenza stampa di presentazione del movimento stesso e, visto il numeroso interessamento di molti, penso siano molto apprezzati.
Giovanni Caforio