SAVA. La truffa dell’orologio. Fate attenzione. E’ successo l’altro ieri
Seguite la sequenza …
“Ciao. Ma non ti ricordi di me? Sono il figlio del tuo amico”. Con una frase del genere un auto accosta una persona anziana, anziana sì perché è lui la loro preda. Il savese si ferma e chiede lumi. “Non ti sto conoscendo”, ribatte il fermato.
“Dai ricordati, tu e mio padre siete stati amici per tanto tempo”. L’anziano, in questo caso, ha una memoria ottima e, guarda caso, ricorda bene bene i suoi amici. Ma di questo figlio di un suo caro amico, e per giunta di lavoro, manco la minima idea.
“Ricordami chi era tuo padre”, risponde il savese. Il truffatore non tentenna e pare deciso a scavare nella memoria del savese.
“Si dai, ricordati. Dove lavoravi tu mio padre era assieme a te. Ed eravate degli ottimi amici”. Dopo qualche scambio di battute del genere, il truffatore arriva al dunque.
“Senti, in virtù dell’antica amicizia che ci lega, voglio farti un regalo”.
“Un regalo? E che regalo?”, risponde l’anziano savese.
“Ecco qui ci sono degli orologi, voglio darli a te”.
L’anziano è stupito di così tanta generosità.
Ma ecco pronta la richiesta: “Senti sono andato al bancomat a prelevare ma la carta si è smagnetizzata. Non è che puoi fare un favore?”
L’anziano solleva le antenne. E mentre gli viene consegnata la busta con dentro gli orologi, si sente quasi in dovere di ricambiare.
Gli dà 20 euro, quasi a “disobbligarsi” come suol dirsi a Sava.
I truffatori vanno via. L’anziano apre la busta e sorpresa. Non sono gli orologi visti prima!
I truffatori, abilmente, avevano cambiato la busta con un’altra busta. Morale sull’accaduto: fate attenzione.
Questa truffa è già stata registrata in altre parti della penisola.
Giovanni Caforio